giovedì 1 agosto 2013

The Giver di Lois Lowry

Titolo: The Giver-Il donatore
Autore: Lois Lowry
Ed: Giunti
Pag: 249

TRAMA

Jonas ha 12 anni e vive in un mondo perfetto. Nella sua comunità non ci sono più guerre, differenze sociali o sofferenze. Tutto ciò che può causare dolore o disturbo è stato abolito, compreso gli impulsi sessuali, le stagioni e i colori. Le regole da rispettare sono ferree ma tutti i membri della Comunità si adeguano al modello di controllo governativo che non lascia spazio a scelte individuali. Ogni unità familiare è formata da un uomo ed una donna a cui vengono assegnati un figlio maschio ed una femmina. Ogni membro della Comunità svolge la professione che gli viene affidata dal Comitato degli Anziani nella cerimonia annuale di dicembre. E per Jonas quel momento sta arrivando.

OPINIONI

Ho letto questo libro mesi fa ormai, e ho rimandato questa recensione (solo questa????????) a causa degli impegni di lavoro che non mi hanno lasciato molto tempo per concentrarmi su altro....questo per dire che le sensazioni 'a vivo' provate leggendo questo libro, ad oggi si sono affievolite, alcuni pensieri che avevo sono mutati e diciamo 'maturati' anche dal confronto che ho avuto con mia madre quando anche lei finì di leggerlo....ma un passo per volta!!!!!

La domanda di base che pervade tutto il romanzo è: cosa si intende per mondo perfetto?? Jonas si ritrova in una comunità senza più guerre e dolori, ma è proprio vero? O tutti i mali sono stati solo 'nascosti' dietro schemi e regole che nessuno può e deve mettere in discussione? E a che prezzo?
Al prezzo della perdita importantissima: la libertà di pensiero e di azione!!

Partiamo col dire che, partendo dalla ambientazione distopica, il riferimento a George Orwell è vivo e si vede prepotentemente, presentato però in una versione palesemente più light e, passatemi il termine, adolescenziale! Mentre questo da una parte è un bene, perchè avvicina anche ragazzi/bambini a tematiche come il libero arbitrio, dall'altra si rischia che alcune sfumature importanti possono passare sotto gamba o essere sottovalutate da un pubblico che non conosce già 'dove si vuole andare a parare'. Infatti, la scena che viene presentata all'inizio del libro (la descrizione di una società utopica dove sono stati banditi dolore e sofferenza) viene descritta in termini di 'favola', ma andando avanti si nota una profondità 'nascosta', forse non adatta ad un pubblico troppo giovane pre adolescenziale.

Quello che esce fuori, ed anche la cosa che mi ha più colpito, è stata la descrizione che esce fuori dell'umanità stessa; attraverso la domanda 'perchè si è sentita la necessità di creare una società del genere?' infatti, l'autrice dà una visione dell'umanità debole, non più in grado di sopportare, e foronteggiare, tutte le incombenze e le brutture del mondo....tanto da nasconderle, schematizzarle, far quasi finta che non esistano delegando il loro ricordo ad una professione specifica: 'il conservatore di memorie' (mi scuso se il nome non è propriamente questo, ma non avendo il libro sotto mano mi è difficile controllare)....e cosa succede se questo compito viene dato ad un bambino di 12 anni, finora vissuto in questa realtà, e ignaro di tutto? (commovente è stato quando il donatore gli passa il ricordo della discesa sulla neve)

Il finale si può definire 'aperto', nel senso che a seconda di chi lo legge il libro può avere sia un lieto fine che un finale tragico: me ne sono accorta facendolo leggere a mia madre, donna di 60 anni; che ha visto una nota di drammaticità nel finale, dove io stessa avevo visto invece la speranza di un cambiamento...ce lo siamo spiegate adducendo alla nostra differenza di età questa differenza di visioni, dovute forse ad una maggiore speranza da parte mia....ed ad una maggior dose di 'freddo cinismo' (mi si passi il termine) da parte sua.

Con questo concludo....non ricordo quante stelline ho dato su anobii....ma per quante siano, consiglio veramente a tutti questo libro; nonostante i toni adolescenziali, anche agli occhi di un adulto la storia può rievocare dolcezze e ricordi persi nella vita quotidiana.





lunedì 20 maggio 2013

Project 10 Books

Ciao a tutti,
torno dopo più di un mese di assenza per annunciare l'inizio del mio personale 'Project 10 Books'!!!!
Per me è il secondo che intraprendo dopo quello fatto (e finito :)) l'estate scorsa; ma sono stata così soddisfatta di me stessa che, per premiarmi, ho accumulato un quantitativo di libri indecente (quasi un centinaio) e la mia povera mensolina dove conservo i libri ancora da leggere sta urlando pietà!!!
Per questo motivo ho selezionato, in via del tutto casuale, i 10 libri sottoelencati; non sono in ordine di lettura, finito uno seguirò l'istinto!!!

1. Il sopravvissuto di Antonio Scurati
2. Persuasione di Jane Austen
3. Il Re dei Ladri di Cornelia Funke
4. Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh
5. Espiazione di Ian McEwan
6. La paziente n.9 di Alessandro De Filippi
7. Donna Flo e i suoi 2 mariti di Jorge Amado
8. I miserabili di Victor Hugo
9. La battaglia di Qadesh di Christian Jacq
10. Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini

Ho aggiunto una personale postilla dato che leggo molto sui mezzi pubblici: non potendomi portare i Miserabili dietro causa la sua mole inquietante, leggerò quest'ultimo solo a casa, e nel frattempo potrò spulciare fra i libri che non sono stati scelti per i miei spostamenti :)
Spero di riuscirci....abitando sopra un mercatino dell'usato con un ottima sezione di libri sarà durissima....incrociamo le dita!!!!!

mercoledì 10 aprile 2013

Il senso di smilla per la neve di Peter Hoeg

Titolo : Il senso di Smilla per la neve
Autore : Peter Hoeg
Ed : Mondadori
Pag : 446

TRAMA

Smilla viene dalla Groenlandia, un paese dove ci sono più di dieci modi per dire 'neve'. E' una donna indipendente e scontrosa, con specifiche conoscenze di glaciologia e un solo legame affettivo con un bambino, Esajas, figlio di una vicina.
Quando, una sera d'inverno, Esajas muore scivolando da un tetto innevato, Smilla sa che non è un incidente. Ha visto le ultime impronte dei suoi passi, e 'il senso per la neve' trasmessole dalla madre eschimese le permette di leggerle come fossero scritte. E' così che comincia a investigare, frugando in un mistero che nessuno vuol riconoscere, scoprendo rapidamente che la sua azione è osteggiata, che sta sfidando la polizia ed il potere di certe istituzioni legate allo sfruttamento delle risorse minerarie della Groenlandia. Ma opporsi è un gesto che l'ha sempre affascinata.
Mentre Copenaghen si prepara a celebrare il Natale e l'inverno ammanta la città nella sua lunga notte, Smilla si trova pericolosamente a confronto con una serie di inquietanti personaggi, coinvolta in una indagine destinata a portare lontano, in un viaggio su una nave la cui meta misteriosa è un punto deserto della calotta polare. Perchè là, fra quei ghiacci che conosce, teme ed ama, è nascosta la verità che Smilla cerca - e quella che forse ha sempre cercato.

OPINIONI

Devo fare una premessa....ho impiegato un sacco di tempo per leggere questo libro, ma non posso dire che la colpa sia del libro stesso: tra influenza (bleahhhhhhh) e inizio del nuovo lavoro (yeahhhhhh) ho rallentato tantissimo i miei ritmi di lettura....ma la sera crollo (in senso letterale) leggiadra come una valanga sul letto e non vado oltre il subire passivamente un telefilm in streaming (ultimamente sono entrata nel tunnel di Once upon a time <3 <3 <3).

Appena ho iniziato questo libro, la sensazione è stata di deja-vu; infatti come stile è simile allo stile della saga di 'Millennium' in modo impressionante; tanto da considerare questa storia un pò la 'nonna' di quella scritta da Larsson. Infatti anche in questa storia la protagonista viene descritta come 'problematica', anche senza gli estremismi presenti nel personaggio di Lisbeth, e sicuramente meno 'moderna' di quest'ultima.

Caratteristica che ho notato in entrambi i romanzi è stata il tentare di sviare l'attenzione dal mistero iniziale; un pò come dare un input al mistero, per poi parlarti di tutt'altro per tutto il romanzo, per poi spiegarti nelle ultime (ultimissime!!!) pagine i collegamenti fra le storie che fino ad allora vengono viste come indipendenti.....mentre questo da una parte può anche intrigare, dall'altra mi ha portato a leggere tutto il romanzo con una faccia perplessa come a dire 'si ok....ma che c'entra con la morte del bambino???????'

Pecca non indifferente di questo libro è stata la lentezza....a tratti estenuante....sicuramente voluta per far immergere il lettore nell'atmosfera nordica e nel 'silenzio del ghiaccio', ma forse un pò pesante!! Al contrario mi sono piaciuti tantissimo i molteplici paragoni che la protagonista fa fra la popolazione Groenlandese e il resto dell'Europa. Paragoni simili sono disseminati per tutto il romanzo, e spesso attraverso questi si va avanti nella storia; quindi sconsiglierei questo libro a chi cerca un giallo/thriller pieno d'azione: qui la trama va avanti molto lentamente e, per la quasi totalità, attraverso le riflessioni della protagonista sulle proprie origini, piuttosto che sul mistero in sè.

Su anobii ho dato 3 stelline, ma col dubbio che, essendomi piaciuta da morire la saga di Millennium, forse mi aspettavo qualcosa si di nordico, ma sicuramente più 'incalzante'.

Voto 3 stelline e 1/2


mercoledì 20 marzo 2013

W...W...W...Wednesday #3

Ciao a tutti,
con una settimana di ritardo posto il terzo WWW Wednesday, a causa del fatto che la scorsa settimana non avevo sviluppi considerevoli...mi ero bloccata sul libro che stavo leggendo ed anche diciamo sulla lettura in generale!! Questa settimana sembra vada un pò meglio...grazie anche al fatto che sono riuscita a finire quell'obbrobrio.....ehm quel meraviglioso romanzo che è 'la moglie francese' :)

Passiamo ora al giochino: come ogni settimana le tre domande a cui si deve rispondere sono

1. What are you currently reading? (cosa stai attualmente leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (cosa hai appena finito di leggere?)
3. What do you think you'll read next? (quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

le risposte di questa settimana sono:
1.


2.
questo è il famigerato libro che mi ha causato un blocco del lettore!!! Se volete leggere la mia opinione (e farvi 2 risate) la trovate QUI

3.


E per questa settimana è tutto.....alla prossima e buone letture!!!!

domenica 17 marzo 2013

La moglie francese di Rose Melikan

Titolo : La moglie francese
Autore : Rose Melikan
Ed : Oscar Mondadori
Pag : 440

TRAMA

Solo due anni fa Mary Finch era una giovane donna di vivace intelligenza ma scarsi mezzi che si manteneva insegnando in un collegio femminile. Poi, però, l'inaspettata fortuna ereditata da un ricco zio ne ha fatto una signora dell'alta società britannica. E tutti ora si aspettano che lei si occupi dell'unica cosa che dovrebbe interessare una dama del suo rango: fare un 'buon matrimonio'. Ma piuttosto che dare la caccia a un marito, Mary preferisce inseguire il pericolo e l'avventura e così, nell'autunno 1797, mentre le armate napoleoniche devastano l'Europa, si ritrova a Parigi incaricata di una missione segreta che può essere la salvezza della Gran Bretagna. Presto si accorge di non essere l'unica inglese sotto copertura sul suolo francese. Cosa cercano i suoi connazionali? Sono amici o nemici? Non sarà facile scoprirlo. E forse, questa volta, mettendo a rischio la propria vita e quanto ha di più caro al mondo, Mary scoprirà brividi diversi da quelli del rischio e dell'azione.

OPINIONI

Squillino le trombe....sono riuscita a finire questo libro!!! Dopo ben 17 giorni, ed aver tormentato amici e parenti con le mie lamentele, sono riuscita ad arrivare alla agognata pagina finale. Come si può dedurre questo libro non mi è piaciuto.... perché allora leggerlo?? Per un motivo molto semplice: odio odio odio e odio non portare a termine i libri che inizio, e, in cuor mio, ho sempre la speranza di un colpo di scena, di una svolta che mi faccia ricredere....purtroppo in questo caso non è avvenuta nessuna delle due opzioni 'salva opinione'.

Ovviamente non è il primo libro che non mi è piaciuto, ce ne sono stati e ce ne saranno, ma il problema principale di quest'ultimo è che non lascia nulla nel lettore, leggerlo o non leggerlo è assolutamente la stessa cosa; e questa caratteristica credo sia una delle peggiori che un libro/romanzo/testo possa avere; più di personaggi antipatici, storie banali o finali deludenti.

Sicuramente alla mia delusione ha contribuito il fatto che questo romanzo è il terzo di una trilogia; nonostante questo, leggendo mi sono chiesta in che percentuale questo fatto contribuisse alla mia insoddisfazione; alla fine mi sono risposta che il contributo era veramente minimo. Certo è che se la Mondadori si fosse degnata ; invece di apporre quell'orrido bollino che fa notare che quello che sia ha fra le mani è un Best Seller; di apporre un più utile bollino riportante il fatto che quello che si ha fra le mani è il terzo di una trilogia; magari mi sarei tenuta alla larga. Ciò non toglie che la maggior parte della mia insoddisfazione è stata dovuta alla storia in se (deludente) e alla scrittura dell'autrice (a mio parere noiosa e confusionaria): personaggi completamente avulsi, descrizioni pari a zero, cambi di scene troppo repentini, interi dialoghi in francese (o peggio in tedesco) senza un minimo richiamo per far capire che cosa si è detto!!!! Piccola domanda per i traduttori: in quale arcano modo potete pensare che un libro della Mondadori destinato alla grande distribuzione (tanto da essere etichettato come Best Seller) possa essere letto solo da chi ha una conoscenza abbastanza fluida del francese e del tedesco??

Ho comprato questo libro pensando di trovarmi di fronte ad una spy story del 700, ma credo che la scrittura dell'autrice sia più adatta a romanzi rosa, dato che le uniche parti abbastanza comprensibili erano quelle al di fuori della spy story in sè.

Su anobii ho dato una stellina, ma solo perchè non è possibile darne mezza

Voto : 1 stellina

giovedì 7 marzo 2013

W...W...W...Wednesday #2

Ciao a tutti,
con un giorno di ritardo posto il mio secondo WWW... Wednesday!!!
Questa settimana non è stata molto proficua per le letture, sia per i vari impegni che tutti abbiamo, sia per la lettura di questo periodo, che non mi sta proprio appassionando e mi sta un pò bloccando....nonostante questo credo che lo finirò perchè non sopporto non finire i libri che inizio!!!

Le domande, come la settimana scorsa sono:

1. What are you currently reading? (cosa stai attualmente leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (cosa hai appena finito di leggere?)
3. What do you think you'll read next? (quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

le mie risposte questa settimana sono:

1.


2.


se volete leggere il mio blabblericcio su quest'opera, la potete trovare QUI

3.

Alla prossima settimana!!!!

domenica 3 marzo 2013

Starcrossed di Josephine Angelini

Titolo : Starcrossed
Autore : Josephine Angelini
Ed : Giunti Y
Pag : 460

TRAMA

Helen, timida adolescente di Nantucket, sta quasi per uccidere il ragazzo più attraente dell'isola, Lucas Delos, davanti a tutta la scuola. L'episodio si rivela qualcosa di più di un semplice incidente.
Helen inizia a dubitare della sua salute mentale: di notta è tormentata dagli incubi e di notte dalle allucinazioni. Ogni volta che incontra la sua mancata vittima, le appaiono tre donne misteriose che piangono lacrime di sangue. Il tentato omicidio porta Helen a scoprire che il suo destino è intrecciato inesorabilmente con quello di Lucas e che insieme sono costretti ad interpretare i ruoli di una antica tragedia d'amore. Helen, come l'omonima Elena di Troia, è destinata a scatenare nuovamente un'antica guerra tra famiglie.

OPINIONI

Premessa doverosa: non me ne vorrà la signora Meyer, ma io i libri della saga di Twilight non li ho mai letti, ne mi hanno mai incuriosito. D'altra parte ho però visto (volente o nolente) tutti i film e, la prima impressione avuta leggendo le prime pagine di Starcrossed è stata di 'deja vu', di già visto.

Una famiglia allargata (i Delos) approda sull'isola??? Ma non erano i Cullen????
Lui (Lucas) è bello bello bello bello e misterioso????Ma quello non era Edward???
L'amico di lei (Matt) che va dietro alla protagonista e, come nelle migliori opere, non viene calcolato manco per il tressette???? Io mi ricordavo che si chiamava Jacob!!!
Lei (Helen) è minacciata di morte da almeno un esercito di persone e la famiglia di lui si fa in 4 per difendersi??? Ma quella era Bella!!!!
(che poi, vorrei chiedere agli autori/autrici di ste opere....ma possibile che ste donne riescano a farsi amare da tutti, incondizionatamente, tanto da spingere una famiglia di semisconosciuti a farsi in 4 ed a rischiare la propria vita per difenderle??? Quando si sa che in Italia spesso e volentieri con la famiglia del proprio partner c'è al massimo una civile convivenza... ;))

Quindi si può dedurre che la Angelini abbia fatto un copia/incolla della più famosa saga sui vampiri?? Non proprio, perchè, se perdoniamo il filo comune che lega ormai qualsiasi saga YA scritta post boom di Twilight, l'autrice prova a immettere qualche elemento innovativo: niente licantropi, lupi, vampiri bensì DEI...per la precisione discendenti di quest'ultimi, dei quali ne ereditano i poteri, ogni generazione più potenti e perfezionati. A questo l'autrice aggiunge una spolverata di Giulietta e Romeo che dà alla storia quel pizzico di romanticismo in più e crea una suspense molto accattivante.
Dalla lettura della storia sono quasi sicura che l'autrice abbia una conoscenza abbastanza ampia della mitologia greca e dell'opera shakesperiana, sicuramente romanzata e modellata sul romanzo (il fatto che, essendo discendenti dagli dei, i protagonisti curassero ogni malore con il miele, noto 'cibo degli dei', potevamo anche risparmiarcelo....a me ha molto ricordato il tonico dato ai robot di Yattaman!!), ma comunque si nota una conoscenza di fondo abbastanza approfondita.

Piccolo applauso per la protagonista principale: Helen!!! Finalmente una ragazza fuori dal comune, con una forza, udito e vista fuori dal comune....l'autrice sa rendere benissimo l'idea del disagio che può sentire una sedicenne 'anormale' e del rifiuto che può provare di se stessa.
Al contrario Lucas non è così ben caratterizzato, ma confido di scoprirne di più nei prossimi capitoli.

Il finale sarebbe potuto essere affrontato più approfonditamente, mi è sembrato più che altro un modo per lasciarti nel dubbio e spingerti poi a comprare il secondo volume.

Nel complesso una lettura piacevole....se se ne perdonano le banalità caratteristiche delle saghe uscite negli ultimi 10 anni; da consigliare.

Voto 4 stelline

mercoledì 27 febbraio 2013

W...W...W... Wednesday!!! #1

Ciao a tutti!!!
oggi non sono qui per recensire un libro (stay tuned!!!) ma per partecipare ad un giochino trovato sul blog di Bea (http://booklovers909.blogspot.it/2013/02/www-wednesday-21.html); la quale saluto e a cui faccio tanti complimenti per le sue recensioni; sempre molto carine!!!!

Il gioco in questione si chiama W...W...W...Wednesday e consiste nel rispondere, ogni mercoledì, a queste 3 domande:

1. What are you currently reading? (cosa stai attualmente leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (cosa hai appena finito di leggere?)
3. What do you think you'll read next? (quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Le mie risposte questa settimana sono:
1. 



2.


se volete leggere la recensione di questo la potete trovare qui http://leopinionidiunalettricequalunque.blogspot.it/2013/02/la-figlia-del-capitano-e-altri-racconti.html


3.
e questo è tutto, per questa settimana!!!Spero partecipiate in tanti!! Alla prossima :)

lunedì 25 febbraio 2013

La figlia del capitano e altri racconti di Alexandr Puskin

Titolo : La figlia del capitano ed altri racconti
Autore : Alexandr Puskin
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 362

TRAMA

'Non descriverò la nostra campagna e la conclusione della guerra. Dirò solo in breve che il flagello raggiunse proporzioni drammatiche. Passavamo per i villaggi saccheggiati dai ribelli,e nostro malgrado dovevamo portare via agli abitanti quel poco che erano riusciti a salvare. Non c'era più legge. I proprietari terrieri si nascondevano nei boschi, le bande dei briganti imperversavano dappertutto. I comandanti dei singoli reparti dell'esercito facevano giustizia sommaria o graziavano a loro piacimento; le condizioni di tutta l'estesa regione dove infuriava l'incendio erano tremende....Che Dio vi risparmi di assistere alla rivolta russa, così assurda e spietata!'


OPINIONI

Inizio col dire che questo è il secondo romanzo che leggo scritto da un autore russo. Il primo (Anna Karenina) non ebbe buon esito, dopo duecento pagine lo chiusi e tutt'ora il libro giace nella mia libreria in attesa che mi torni il coraggio per riaffrontarlo. La causa principale del mio abbandono quella volta si può riassumere nella frase 'libro sbagliato in un momento sbagliatissimo'.

In questo caso il libro sono riuscita a finirlo; ma una volta chiuso, mi sta sorgendo il dubbio che la letteratura russa, sicuramente piena di atmosfera nordica, non sia molto nelle mie corde.

Il problema principale credo siano le lunghissime descrizioni dell'ambiente e delle situazioni, che, personalmente, mi hanno fatto più di una volta, perdere il filo del discorso, e costretta a tornare indietro per focalizzare il succo della storia. Opinione avvalorata dal fatto che, essendo nel libro inclusi anche dei racconti brevi, quest'ultimi mi sono piaciuti molto, mentre i problemi principali li ho avuti col racconto che dà il titolo al romanzo.

Piccolo problema aggiuntivo sono i nomi russi: non mi entrano in mente!!!! Inoltre ogni personaggio ha sia nome (già di per se complicato) che 'nomignolo', che, spesso, è completamente diverso dal nome originale... o_O

La storia, semplice nel suo insieme, è ambientata in un momento storico molto preciso (e fin troppo dettagliato): la rivolta di Pugacjov in Russia. In questo contesto è ambientata la storia d'amore fra Pjotr Andreic, giovanissimo soldato destinato alla vita militare sin dal grembo materno, e Mar'ia Ivanovna, figlia del capitano al quale Pjotr viene assegnato per combattere.

In realtà, sebbene la storia d'amore guidi alcuni punti clou della storia; quest'ultima è prevalentemente incentrata sulla rivoluzione russa e sulle vicende del giovane Pjotr; dalle sue speranze di essere mandato a Pietroburgo; al suo incontro con Pugacjov e al suo amore per Mar'ia.

Il personaggio di Mar'ia ammetto di non averlo ben inquadrato: descritta all'inizio come nè particolarmente avvenente nè sagace (e direi anche un pochino insignificante quasi fino alla fine), non si capisce veramente perchè Pjotr se ne innamori....come se a pagina 10 lui non la notasse nemmeno; e a pagina 11 ne fosse perdutamente innamorato (forse mi sono persa qualche sfumatura??)

Piccola nota di merito al personaggio di Pugacjov ; da brigante a capo della rivoluzione, passa per fondamentalmente cattivo della storia, ma si scoprono aspetti molto più umani e 'moderni' nella concezione odierna del termine.

Mi è sempre difficile giudicare un classico: o li amo alla follia, o proprio non li reggo; purtroppo questo si posiziona esattamente nel mezzo; potrei consigliarlo a chi si vuole approcciare alla letteratura russa e vuole una lettura 'chiarificatrice'

Voto 3 stelline

giovedì 21 febbraio 2013

Il cimitero dei vangeli segreti di Ted Dekker

Titolo : Il cimitero dei vangeli segreti
Autore : Ted Dekker
Ed : Newton Compton Editori
Pag. : 324

TRAMA

A quindici anni sua madre e le sue sorelle sono state trucidate sotto i suoi occhi. La guerra fra serbi e bosniaci non conosceva pietà e non risparmiava nessuno: anche lui è stato costretto ad uccidere chi ha annientato la sua famiglia. Poi si è trasferito in America, è diventato sacerdote e ha cercato di ricominciare. Ma per Danny Hansen il passato è troppo carico di odio per poter essere dimenticato. E ci sono peccati che neppure un uomo di Dio può perdonare. Danny segue gli stupratori, i pedofili, gli assassini. Li rapisce e li tortura ma lascia loro una possibilità di redenzione. Se rifiutano, Danny è pronto ad ucciderli per fare giustizia.
Anche Renee Gilmore è una vittima. La droga ha distrutto la sua vita, pericolosi criminali le danno la caccia. Un giorno sulla sua strada appare Lamont, un uomo potente e protettivo, che la salva da chi vuole ucciderla e sembra offrirle finalmente tranquillità e amore. Per la prima volta Renee si sente al sicuro. Ma la pace che ha conquistato è forse l'inizio di un nuovo inferno?
Renee e Danny sono destinati ad incontrarsi spinti dalla stessa pulsione: il desiderio di giustizia e di vendetta. Un istinto che può trasformare una vittima in un carnefice. Ma fino a dove può spingersi l'uomo per difendere il bene? E se fosse il male l'unica arma per porre rimedio al male?

OPINIONI

Allora....parto subito con il punto che accomuna il 99% delle critiche che ho letto in giro su questo libro: il titolo. Credo che la Newton ci si sia veramente impegnata per cercare un titolo che non c'entrasse una beneamata cippalippa con la storia. Il titolo originale 'The Priest's Graveyard' (Il Cimitero del Prete) forse sarebbe stato più consono alla storia, sicuramente meno accattivante, ma almeno mi avrebbe evitato una ricerca del collegamento fra il titolo e la storia. Come ulteriore colpo di classe c'è la frase ad effetto sulla quarta di copertina : 'Se un libro ti condannasse all'inferno lo leggeresti lo stesso?'. Ora....come può un'anche sol media appassionata di thriller resistere ad una frase del genere??? Ok ci sono cascata con tutte le scarpe; Newton Compton: well done!!!

Se le pecche di questo libro finissero qui non ci sarebbe molto da criticare....purtroppo questa è solo la punta di un iceberg!!! Si prosegue infatti con la storia in se; che, a parte il lieve brivido quando si svela il mistero, la trama scorre piatta attraverso tutte le pagine....perfino quando si capisce dove l'autore vuole portarti, partono disquisizioni senza senso buone solo ad allungare di un centinaio di pagine l'opera. Per non parlare poi delle descrizioni dei protagonisti: se leggo un'altra sola volta che Renee è alta 1.50 per 45 kg potrei iniziare ad urlare!!! (in una sola pagina l'ho letto 7....dico 7 volte!!!!!!!). L'autore usa questo 'simpatico' (irritante) escamotage per sottolineare come questo pulcino indifeso riesca a sconfiggere e far fuori da sola omoni brutti grossi e cattivi che pesano il doppio di lei (sto cominciando a pensare che questo libro l'abbia scritto una donna con diversi problemi col proprio corpo.....o l'autore abbia un serio problema con le donne).

Ma passiamo alla ciliegina sulla torta : Renee!!! La protagonista più insulsa e irritante che abbia mai incontrato nella mia carriera da lettrice; riuscendo quasi a battere la, a mio parere altrettanto irritante, Emma di Jane Austen (applausi....).
Quella che l'autore vorrebbe far passare come una donna tormentata, anche a causa dell'uso di droghe, che, grazie alla sua forza, riesce a sconfiggere uomini fisicamente 10 volte più grandi di lei; appare in realtà fondamentalmente stupida, con gravi turbe psichiche, infantile e incapace di non fare caxxate senza l'ausilio di  un uomo al suo fianco!!
Piccolo SPOILER per far capire il soggetto: uccidono tuo marito; l'uomo che tu consideri il tuo mondo, il tuo salvatore, il tuo tutto. Tu, presa dal dolore, decidi di far giustizia da sola. Tempo 3 femtosecondi ti trovi nei guai fino al collo (eh ma non scordiamoci, signori, lei è alta solo 1.50!!!) e ti stanno per uccidere. Arriva il salvatore di turno e tu.... puff innamorata come una pera!!!! Tempo trascorso fra l'uccisione di tuo marito e il momento in cui dichiari il tuo amore al tuo salvatore: 3 mesi!!! Tralasciando il fatto che sti due si dichiarano amore per la prima volta manco fossero due bambini dell'asilo....ma, o io sono bigotta e troppo all'antica, o l'autore non ha la minima idea di che cosa voglia dire perdere un marito/moglie e dei 'tempi fisiologici' che una persona necessita per metabolizzare una perdita del genere!!!

Piccolo discorso a parte si merita il salvatore Danny; sicuramente un protagonista complesso, dalle mille sfaccettature e contraddizioni; anch'esso limitato ad apparire come un'imbecille nell'esatto istante in cui vede Renee e, come volevasi dimostrare, se ne innamora perdutamente; anche perdonandole (SPOILER) quando, in una crisi isterica, tenta di farlo fuori!!!

In parole povere: di questo libro; non se ne sentiva proprio l'esigenza

2 stelline

lunedì 18 febbraio 2013

Martin Eden di Jack London

   

Titolo : Martin Eden
Autore : Jack London
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 443

TRAMA

'Dentro il suo corpo muscoloso si celava una sensibilità vibrante. All'avvertire il più leggero scontro con il mondo circostante, i suoi pensieri, simpatie, emozioni si levavano e giocavano come fiamme guizzanti.
Era straordinariamente ricettivo e reattivo, mentre la sua immaginazione, ben vigile, era sempre impegnata nello stabilire relazioni di somiglianza o differenza. 'Signor Eden' era l'espressione che lo aveva scosso, lui che era stato chiamato tutta la vita Eden o Martin Eden, se non semplicemente Martin. E 'Signore!'. Il suo intimo commento fu che si trattava certo di un bel salto di qualità. E la sua mente parve trasformarsi all'istante in una grande camera oscura in cui prese coscienza che, disposte tutte attorno a lui, c'erano infinite fotografie della sua vita, bocche dalle caldaie e castelli di prua, accampamenti e spiagge, prigioni ed infime taverne, poveri ospedali e strade miserabili, e il modo in cui si era sentito chiamare in tutti quei luoghi era il filo che li legava.'

OPINIONI

Quanto siamo disposti ad investire per difendere un nostro sogno? E quanto siamo disposti a sacrificare per realizzarlo? In nome di cosa? E siamo proprio sicuri di sapere a cosa andiamo incontro? Su questi quesiti si basa la storia di Martin Eden, rozzo marinaio appena sbarcato dai mari del Sud nell'America del 1900.
La molla che fa scattare il sogno di Martin è, come nelle migliori storie d'epoca, l'amore per la bella ed eterea Ruth; grazie a lei, infatti Martin approda al mondo della cultura e del sapere. Da qui il sogno di diventare scrittore ed il desiderio di elevarsi dalla sua classe sociale per essere 'degno' della sua Ruth.

Da qui sembrerebbe un romanzo d'amore d'epoca come tanti.....invece no!!! Questo romanzo è duro, graffiante, a tratti aspro, e ti fa entrare con Martin alla scoperta della 'vera' classe borghese da cui il protagonista cerca in tutti i modi di farsi accettare (non senza notevoli difficoltà e problemi); ti fa scoprire le sue ipocrisie (incluse quella della sua stessa amata), le sue chiusure mentali, dei suoi cinismi; fino al rifiuto, una volta diventato uno scrittore di successo, da parte dello stesso Martin che, dotato di una intelligenza superiore alla media, riesce a scoprire, grazie alla cultura acquisita, che dietro tutto quell'eleganza altro non c'è che grettezza, un'attaccamento quasi morboso al denaro e alla 'posizione' di una persona. Come può reagire un uomo che ha dedicato quasi tutta la sua vita ad un sogno e, una volta raggiunto, scoprire che quel sogno altro non è che una chimera??

Qui mi fermo per non svelare altro....posso dire però che l'autore ha scritto nel 1909 un ritratto della borghesia americana che è applicabile ancora oggi; come già detto non è un romanzo semplice, sia parlarne che leggerlo, la storia ti cattura, ma la forza che traspare dalle pagine, e le domande che ti pone davanti, hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate.

Leggendo una piccola biografia dell'autore dalla quarta di copertina si nota subito quanto ci sia in Martin dell'autore stesso, quanto della sua sofferenza e rabbia, e quanto della feroce critica che l'autore fa alla società dell'epoca. Lo stile mi ha ricordato Charles Dickens in David Copperfield, non so se questa possa essere un bestialità per gli 'addetti ai lavori', ma a me fin dalla prima pagina le avventure di Martin hanno ricordato le difficoltà nell'affrontare il mondo del piccolo David.

Lo consiglio a tutti....è un piccolo/grande capolavoro

Voto 5 stelline

 

giovedì 7 febbraio 2013

Le Ombre della Dea di Emanuele Velluti

Titolo: Le ombre della Dea
Autore: Emanuele Velluti
Pag: 144

TRAMA

Come se partorito dal mare, un misterioso ragazzo dai capelli bianchi viene trovato naufrago su una spiaggia. Privo di qualsiasi memoria di sè o del mondo, capirà presto di essere braccato da un oscuro passato che reclama il suo nome.
Sarà costretto a fuggire, ma alcuni compagni si uniranno a lui, ed insieme vedranno il mondo cambiare per sempre... La nebbia avvolgerà ogni cosa... Esiste una realtà che non è visibile agli occhi, parole che orecchie non possono udire, essenze che l'olfatto non comprende, onde che le dita non riescono ad infrangere, noi ne siamo parte e assaporiamo ogni giorno la gioia del mondo che tutti credono non esista.

OPINIONI

Qualche sera fa ho ricevuto un messaggio su Fb di un tale Emanuele Velluti dove mi proponeva di leggere il suo primo romanzo e di dargli il mio parere....la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: 'Io???????Ma siamo matti????' poi leggendo la trama mi sono incuriosita e quindi.....eccoci qui!!!

Come già detto, questo romanzo è l' opera prima di questo ragazzo e dovrebbe far parte di una trilogia (di cui so che il secondo libro è già in scrittura -spetteguless-)...e ho guardato le varie pagine che scorrevano col maggior senso critico possibile.... ma devo ammettere che il ragazzo ci sa fare....e anche molto!!!!

L'autore ha creato un intero Continente Beriano dove ambientare le vicende che vuole narrare; e lo fa in maniera molto dettagliata; sia durante la stesura del romanzo (attraverso descrizioni dettagliate ma non noiose...giuste per farti immaginare di essere li con i protagonisti); sia appena aperto il libro, attraverso mappe e narrazioni delle leggende che lo caratterizzano riguardanti gli Dei che lo governano.

La storia scorre velocemente, senza stalli e momenti di noia; avendolo letto in pdf sul pc la mia paura principale era quella di non riuscire a seguire l'intreccio (cosa che mi è successa con altri libri letti nello stesso modo) ma così non è stato: l'intreccio è ben descritto e crea quella suspense necessaria fino alla fine....nonostante questo si può dire che l'autore accompagna il lettore fino allo scoprirsi del mistero; svelando tanti piccoli indizi/misteri durante la trama attraverso dei flash back per spiegare i vari collegamenti fra i personaggi, in modo che il lettore riesca quasi ad arrivare da solo alla soluzione della domanda che pervade tutto il libro: 'Chi è quel ragazzo albino? E perchè l'esercito delle Ombre lo sta inseguendo?'

Ora, a proposito delle Ombre...sono quasi convinta (ma pronta ad essere contraddetta) che Emanuele abbia letto e apprezzato la saga di Harry Potter...sia la descrizione delle Ombre, sia le scene dove il ragazzo le incontra mi hanno ricordato molto l'incontro tra Harry e i Dissennatori...ma saranno veramente le Ombre la causa degli svenimenti del ragazzo?? ;)

Per quanto riguarda i protagonisti; devo ammettere di non aver ben inquadrato il ragazzo albino all'inizio; secondo me è un personaggio che si 'scopre' e si apprezza solo verso la metà del libro.
Al contrario ho adorato uno dei personaggi che lo accompagna durante il viaggio: il 'cacciatore': partito come un mascalzone, canaglia e insensibile, via via si scopre ironico, divertente, anche gradasso a volte, ma con un cuore d'oro; quasi a voler creare un contrapposto con il fratello, molto più quadrato e razionale. Mi è piaciuta anche la storia d'amore di cui il cacciatore è protagonista: posso dire....si vede che è scritta da un uomo :) e proprio per questo mi è piaciuta: realistica, pervasa di quel romanticismo per niente 'diabetico' ma quasi divertente!!!
Se devo fare una critica: alcuni protagonisti (tra cui il fratello del cacciatore) hanno dei passati alle spalle con i quali hanno tagliato completamente i ponti; cambiando quindi sia stile di vita che nomi....l'autore però si rivolge a questi protagonisti alternando sia i nomi 'originali', sia i nomi 'nel presente', sia la loro professione....devo ammettere che questo ha creato un pò di difficoltà nello scorrimento della trama!!

Il finale è veramente spettacolare, forse un pò affrettato, ma ben descritto e, devo dire, soddisfacente!!!

Quindi che dire....ringrazio Emanuele per avermi fatto leggere il suo romanzo e, nella speranza di poter leggere anche gli altri capitoli, consiglio a tutti il primo della saga, se si vuole passare un pò di tempo in un'atmosfera che posso definire 'magica'.

Voto 4 stelline


martedì 5 febbraio 2013

Cronache del mondo emerso I di Licia Troisi

Titolo: Cronache del mondo emerso I - Nihal della Terra del Vento
Autore: Licia Troisi
Ed: Oscar Mondadori
Pag: 381

TRAMA

Nihal è davvero strana. Nel Mondo Emerso sembra non esserci nessunao come lei: grandi occhi viola, orecchie appuntite, capelli blu. E' stata cresciuta da un armaiolo e vive in una delle tante città-torri della Terra del Vento, giocando a combattere insieme ad un gruppo di amici che l'ha eletta capo, in virtù della sua forza e agilità. Un'infanzia spensierata la sua, con solo l'ombra di strani pensieri. Perchè è così differente dagli altri? Perchè nessuno le parla mai della madre che non ha mai conosciuto?
Per Nihal tutto cambia all'improvviso quando la Terra del Vento viene attaccata dal Tiranno, che già ha conquistato cinque delle otto terre che compongono il Mondo Emerso. E a Nihal non rimane che una scelta: diventare un vero guerriero e difendere gli innocenti, contando solo due validi alleati: Sennar, il giovane mago che è diventato il suo 'inseparabile nemico' e, soprattutto, la sua infallibile spada di cristallo nero.

OPINIONI

Primo volume della saga delle 'cronache del mondo emerso' e mio primo incontro con la Troisi; finito oggi prima di pranzo, la sensazione è stata: 'tanto clamore per nulla'. Spiego. Avevo trovato la trilogia completa al mercatino dell'usato per un totale di 7.50 euro per tutti e 3. Il primo istinto è stato: li prendo tutti e 3!!! Poi complice le recensioni che avevo letto in giro (e il mio compagno :)) ho pensato bene di prendere solo il primo, in modo che, se non mi fosse piaciuto, non avrei avuto gli altri 2 sul groppone!! Ora, finito il primo volume, un pò mi pento della mia scelta, perchè questo romanzo è veramente carino!!! Certo, c'è da precisare un paio di cose: io non sono ne una Tolkeniana, ne ancora ho avuto mai il coraggio di 'affrontare' una sua opera ne una di Martin (che sto puntando da tempo immemore), quindi questo genere di fantasy mi è abbastanza sconosciuto e forse sono di bocca buona, ma la Troisi il suo sporco lavoro lo fa, direi, egregiamente: storia scorrevole, personaggi credibili, sicuramente un'opera meritevole se non si hanno grandi paragoni (come può essere un Tolkien o un Martin) e si vuole approcciare al mondo del fantasy ma si è troppo spaventati dalle rispettive 'moli' letterarie!!

Il primo volume si incentra fondamentalmente sulla presentazione della protagonista Nihal, la quale all'inizio appare (a mio parere) immatura ed irritante, e nel seguito percorre un percorso di crescita che fa vedere molte più sfaccettature di questa ragazza/guerriero/donna, attraverso il suo primo amore, la scoperta della sua vera identità e soprattutto (e questo l'autrice lo sottolinea ogni 3x2) attraverso il far convivere in uno stesso corpo sia il suo essere ragazza che diventa donna, sia la sua anima guerriera.

Piccolo OT sulla traduzione: ho la sensazione che il mio fastidio nei confronti della protagonista nell'inizio del racconto sia dovuto per l' 80% ai simpaticissimi traduttori che infarciscono i dialoghi con 'perle' tipo ''ehi vecchio!!!'' esclamato per salutare il padre -_-
PICCOLA CORREZIONE sull'ultimo concetto: l'ora tarda mi ha fatto scambiare Licia Troisi per una straniera dando la colpa a traduttori inesistenti!! Chiedo scusa!! Rimane il concetto che in un fantasy un mezz'elfo che si rivolge al padre umano con 'ehy vecchio' rimane una cosa alquanto stonata!! ;)

Per il resto la considero una lettura piacevole, che sicuramente, ad un palato meno fine come il mio, fa venire voglia di leggere gli altri 2....quindi direi che, senza essere un capolavoro, rimane comunque una lettura piacevole e valida.

Il voto reale sarebbe 3 stelline e 1/2, ma oggi sono generosa; quindi abbuono la mezza stellina sulla fiducia in previsione di leggere gli altri 2.

Voto 4 stelline

giovedì 31 gennaio 2013

Tatiana & Alexander di Paullina Simons

Titolo : Tatiana & Alexander
Autore : Paullina Simons
Ed : Sonzogno Ed.
Pag : 679

TRAMA

La diciottenne Tatiana Metanova dà alla luce suo figlio Anthony Alexander Barrington sulla nave che la sta portando verso la salvezza. l'America, la terra delle opportunità. Si è lasciata alle spalle Leningrado assediata dai nazisti, ed un'Unione Sovietica devastata dal conflitto, dalla fame, dal gelo, dalle lotte intestine. E purtroppo anche l'adorato Alexander, suo marito, il giovane ufficiale dell'Armata Rossa, di cui si è perdutamente innamorata a prima vista proprio il giorno in cui la Germania ha dichiarato guerra al suo Paese. Alexander che si è sacrificato per consentire a lei e al bambino che porta in grembo un futuro.
Tatiana, pur disperata, non può arrendersi, deve resistere per suo figlio. E a New york trova lavoro, amici e la vita che aveva sognato. Ma il suo dolore è inconsolabile, i fantasmi del passato non le danno tregua , la voce di Alexander continua a risuonare nelle lunghe notti insonni. Non può, non deve essere morto. Non può averla abbandonata, gliel'aveva promesso.
Infatti Alexander è vivo, anche se ci sono giorni in cui preferirebbe non esserlo....

OPINIONI

Secondo capitolo della trilogia 'Il cavaliere d'Inverno', la prima sensazione avuta, appena finito il libro, è stata chiamare le mie amiche che per mesi mi hanno decantato le lodi del Sig. Grey delle 50 sfumature e proporre Alexander Barrington come nuovo sex symbol 2013!!!!!
Ironia a parte, la Simons non si smentisce, ha creato due personaggi ed un intreccio che non si può fare a meno di amare....però....c'è un però!!!

Premetto che non ho riportato tutta la trama presente sulla sovraccoperta del libro, perchè piena zeppa di spoiler (praticamente dice tutta la trama!!!)
Questo secondo volume inizia con un Alexander bambino, in partenza con i genitori dagli USA per l'Unione Sovietica...proprio da questo punto l'autrice fa vedere con molta più chiarezza il controverso rapporto che Alex ha con il padre, che, fin da giovanissimo, lo strappa alla sua vita, alla sua nazione per fargli vivere una vita non sua, piena di difficoltà, che spesso un ragazzino ha difficoltà a capire ed accettare.

Il romanzo prosegue rivivendo praticamente quasi tutte le vicende de 'il cavaliere d'Inverno' ma dal punto di vista di Alex; in questo modo tanti interrogativi, tanti dubbi sul suo comportamento vengono spiegati. Ora, questo può portare un paio di problemini al lettore: infatti per poter proseguire nella storia, l'autrice ha zippato praticamente il primo libro nel secondo, creando una successione di eventi che, se non si ha letto il primo, può creare una difficoltà nel lettore, in quanto a volte le vicende sono descritte in maniera così consequenziale che si perde quell'emozione vissuta nel primo libro, e, fondamentalmente, di quello che succede fra sti due durante l'inizio della loro storia, ci si capisce molto poco!! Anche l'inserire dei brani del primo volume sotto forma di 'ricordi' dei protagonisti può creare qualche frustrazione se il lettore non ha veramente amato 'il cavaliere d'inverno'.

La storia prosegue vedendo i 2 protagonisti quasi sempre separati, lui a combattere in giro per l'Europa, lei in America che cerca di ricostruirsi una vita, combattuta fra il dolore per la perdita del suo amore e la necessità di andare avanti per il bene suo e di suo figlio.....finchè si trova di fronte ad una scelta.... e qui mi fermo per non spoilerare troppo!!!

Anche in questo volume gli intrighi e i colpi di scena non mancano...insomma sti due non hanno letteralmente un attimo di pace (e soprattutto, per la seconda volta, Alex ha seri problemi a scegliere le persone di cui fidarsi); però la trama scorre veloce e non appesantisce....le ultime 200 pagine ti tengono letteralmente incollata!!

Ho letto che il finale di questo libro non è piaciuto praticamente a nessuno, e leggendolo, posso capire il perchè l'autrice abbia voluto scrivere un terzo libro...diciamo che il finale è parecchio tirato, molto alla 'vissero felici e contenti' per forza...si ha la sensazione che l'autrice avesse previsto un finale diverso, ma avrebbe ricevuto troppe critiche, quindi abbia deciso di far un pò contenti tutti....per poi pentirsene e scrivere un finale un pò più realistico!!

Piccolo OT: nel cercare la copertina mi sono ritrovata le foto del cast di un ipotetico film che avrebbero dovuto girare, del quale però poi non se n'è fatto più nulla....e io dico 'Grazie a Dio'!!!! Ora lei non la conosco e comunque mi pare abbastanza somigliante al personaggio.....ma Jude Law nei panni di Alex NO NO e NO!!! Cioè fatemi capire: Alex è alto, muscoloso, capelli neri, occhi di ambra, un semidio praticamente.....e tu mi metti Jude Law?????!!!!!!!Nonostante non abbia nulla contro l'attore in questione, non c'entra veramente nulla con l'immagine che l'autrice dà (e rimarca ogni 5 pagine all'incirca) di Alex!!!!

Con questo finisco; a me questo libro è piaciuto veramente tanto, perchè mi ha permesso di rivivere le vicende del primo romanzo, ma consiglierei la lettura del secondo solo a chi lo ha veramente amato il primo.

Voto 5 stelline





mercoledì 23 gennaio 2013

Kitchen di Banana Yoshimoto

Titolo : Kitchen
Autore : Banana Yoshimoto
Ed : Universale Economica Feltrinelli
Pag : 133

TRAMA

'Non c'è posto al mondo che io ami di più della cucina...' Così inizia questa storia. E' un romanzo sulla solitudine giovanile. Le cucine, nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, che riempiono i sogni della protagonista Mikage, rimasta sola al mondo dopo la morte della nonna, rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata. Ma la famiglia si può, non solo scegliere, ma anche inventare. Così, il padre del giovane amico della protagonista, Yuichi, può diventare o rivelarsi madre e Mikage può eleggerli come propria famiglia, in un crescendo tragicomico di ambiguità.

OPINIONI

Sono le 3 del mattino e ho appena finito il mio primo incontro con la Yoshimoto. Nonostante io sia sempre attratta da trame piene di colpi di scena questo libro mi ha colpito a tal punto da riaccendere il pc e buttare giù ciò che penso.
Le storie, fondamentalmente, sono 2: Kitchen e Moonlight Shadow (una delle mie canzoni preferite). Entrambe sono storie sono centrate sulla perdita, sulla solitudine, e su quella sensazione di impotenza e desiderio di fuga che si ha quando perdiamo i nostri punti di riferimento.
Lo stile usato è molto chiaro e fluente, e ti dà una sensazione molto chiara di ciò che provano i protagonisti; nonostante questo entrambe le storie sono permeate di un senso di fiducia e di speranza. In entrambe le storie si vede come, anche quando ci sentiamo soli al mondo, anche quando il desiderio di fuggire incombe, succede sempre qualcosa che ti mette di fronte ad una scelta; quella di restare sola, o prendere la mano di chi ce la porge.
Questo si vede chiaramente nel primo racconto nell'incontro fra Mikage e Yuichi, mentre lei rimane stesa vicino al frigorifero perchè è l'unico punto della casa che riesce a darle quel senso di serenità e tranquillità. Mentre nel secondo la scelta si vede nell'incontro fra Satsuki e Urara; un incontro che ridarà la speranza nell'andare avanti ad entrambi i protagonisti del racconto.
In entrambi i casi i finali non sono 'col botto' ma è un semplice 'andare avanti' che spesso, ti lascia molte più emozioni dentro, perchè molto più simile alla vita reale.
Non è semplice parlare di questo romanzo, finisce in così poco tempo che mentre da una parte ti lascia un senso di 'incompiuto' dall'altra ti ricorda che qualsiasi cosa succeda, prima o poi il sole torna a splendere; credo che il significato del romanzo si possa concentrare in questa frase:

'Il raffreddore, sai, adesso è nella fase peggiore. Stai così male che preferiresti morire. Ogni persona ha limiti che non possono essere oltrepassati. E' vero, in futuro il raffreddore ti potrebbe tornare, in una forma forte e altrettanto grave, ma se tieni duro forse non accadrà più per tutta la vita. E' così che funziona. Puoi considerare inaccettabile la possibilità che torni oppure, se torna, dire a te stessa ''Beh, ci risiamo di nuovo?'' e tutto diventa più facile.'

Che dire??Ci vediamo alla prossima Banana!!
Voto 5 stelline

L'amico ritrovato di Fred Uhlman

Titolo : L'amico ritrovato
Autore : Fred Uhlman
Ed : Feltrinelli/Loescher
Pag. : 136

TRAMA

Stoccarda, 1932: due ragazzi di 16 anni, il borghese ebreo Hans e l'aristocratico Konradin, compagni di liceo, diventano amici inseparabili. Sono felici, condividono sogni, progetti, entusiasmi. Ma nel giro di un anno tutto cambia. L'antisemitismo avvelena l'atmosfera; per gli studenti la vita a scuola diventa impossibile.
Anche Konradin, affascinato dal nazismo, si stacca dall'amico: per Hans, questa è la ferita più bruciante. Poi Hans viene mandato in America, presso parenti: diventa un buon cittadino americano, fa l'avvocato, si forma una famiglia, cerca di dimenticare. Molti anni dopo, casualmente, sarà costretto a ricordare: e troverà finalmente -inattesa, inimmaginabile- una riconciliazione con la memoria dell'amico perduto.

OPINIONI

Una piccola perla, capitatami fra le mani per caso, a casa del mio compagno, rovistando fra i suoi vecchi libri del liceo. Una novella che ti tiene incollata per un paio di ore senza potertene staccare. Una storia d' AMORE, d' AMICIZIA, d' AMORE per l' AMICIZIA.
Sulla trama non mi pronuncio, già la quarta di copertina è fin troppo esplicativa. La storia è vista attraverso gli occhi di Hans, con i suoi 16 anni, il suo incanto, e la sua assoluta fedeltà ai principi dell'amicizia.
La storia di Hans e Konstantin è la storia semplice di due solitudini che si incontrano, che si riconoscono e condividono sogni e progetti. La storia del loro incontro è dipinta con una tale 'poesia' che, per certi versi, sembra che Hans sia innamorato di Konstantin....forse perchè Uhlman nasce come pittore, non come scrittore, e questo si vede anche quando l'autore descrive 'il cielo nordico con un tocco italiano' per dire che è particolmente luminoso!
Ma che succede se la politica si mette in mezzo? Che succede ad un sedicenne ebreo in Germania allo scoppio della II Guerra Mondiale?Se tutto il tuo ambiente, professori inclusi, ti voltano le spalle e ti isolano?
L'unica soluzione è andare via, in America, voltare le spalle a tutti quelli che ti hanno tradito e abbandonato e provare a dimenticare; finchè ricevendo una lettera del tuo vecchio liceo tutto ti torna tutto indietro come un boomerang, tutti i ricordi salgono a galla, e tu puoi vederli con la maturità di trent'anni dopo....e rivedere tutte le convinzioni che ti hanno portato fin li, fino a quel giorno.
Un piccolo gioiello
Voto 5 stelline

L.A. Confidential di James Ellroy

Titolo : L.A. Confidential
Autore : James Ellroy
Ed : La biblioteca di repubblica
Pag : 500

TRAMA

Ed Exley cerca e vuole la gloria. Figlio di un poliziotto, fratello di un agente ucciso in servizio, è disposto a tutto pur di far carriera. E ci sta riuscendo.
Bud White ha visto il padre uccidere la madre. Adesso odia chi picchia le donne, chi fa la spia, e, in generale, tutti quelli che intralciano il suo lavoro da detective.
Jack Vincennes nasconde un antico segreto, per questo recita la parte dello sbirro perfetto, arrestando i personaggi pubblici sotto gli occhi dei riflettori.
Ed, Bud e Jack, tre ambigui difensori della legge nella Los Angeles degli anni Cinquanta, dove tra poliziotti e criminali vi è poca differenza. Sarà il massacro del Nite Owl a sconvolgere per sempre le loro esistenze, mettendoli l'uno contro l'altro alla ricerca di una verità capace di cambiare l'assetto stesso del potere cittadino.

OPINIONI

Il mio primo incontro con Ellroy mi ha portato via più tempo di quanto pensassi, all'incirca 8 giorni, il che porterebbe a pensare che non mi sia piaciuto. Così non è, ma ci sono stati dei fattori che portano al rallentamento nella lettura; primo fra tutti lo stile che l'autore usa nel presentare i personaggi: tutti insieme e in maniera molto caotica; in questo modo è difficile per un lettore focalizzare i molteplici personaggi (e avviso; sono veramente tanti) e quindi seguirne le vicende....mi sono ritrovata spesso, per esempio, ad iniziare un capitolo e, a metà pagina, non capire ancora chi fosse il protagonista della frase che stavo leggendo.
Questo crea difficoltà soprattutto nel seguire la trama di questo giallo che si avvicina tantissimo al noir; per fortuna ogni tot capitoli ci sono dei 'sottocapitoli' dove vengono riportati gli articoli dei giornali e dei resoconti della polizia attraverso i quali si può fare il sunto della situazione (fidatevi servono moltissimo!!!!).

Tutto si sviluppa intorno ad una sparatoria al Nite Owl e a come questo si colleghi ad un traffico di prostituzione e foto porno. A proposito; ho letto alcune recensioni dove ci si lamentava della troppa 'crudezza' di questo libro, sia dal punto di vista degli argomenti sia dal punto di vista del linguaggio. Io non sono d'accordo...sicuramente ci sono sparatorie, sevizie e omicidi, ma non l'ho trovato così morboso da poterlo criticare. Il linguaggio invece è in grado di catapultarti fin da subito in un film gangster anni '50; praticamente mentre leggevo, mi immaginavo le scene tutte in bianco e nero, degne del miglior film di Humphrey Bogart; a tal proposito, preparatevi perchè ci saranno tantissimi nomi di attori, e soprattutto attrici, dell'epoca!!

Passando ai personaggi, Ellroy non fa una netta distinzione fra buoni e cattivi, poliziotti e gangster....gli stessi protagonisti, Ed, Bud, e Jack vengono dipinti come 'ibridi', e di ognuno vengono quasi subito svelati i tormenti: Ed con l'ossessione di compiacere un padre famoso; Bud così irruento da 'essere così spaventoso da spaventare a morte gli altri tipi'; Jack che cerca di mantenere intatta la sua figura del 'superuomo' di fronte a sua moglie nascondendo un terribile omicidio......Tre personaggi principali così simili ma in lotta fra di loro nonostante appartengano al gruppo dei 'buoni ma non tanto buoni'.
Una vera differenza Ellroy la fa tra donne e uomini: in questo libro infatti le donne (praticamente tutte prostitute) sono molto più forti e 'con le palle' (passatemi il termine) dei loro compagni.

Una piccola critica al traduttore: verso la fine il capo gangster in un impeto di ira si scaglia contro un suo collaboratore chiamandolo 'terrone' (fra le altre cose....); ecco ora dico.....Los Angeles, anni '50, un gangster, e mi usi la parola terrone????? C'è qualcosa che non mi torna, ma quando l'ho letto sono rimasta così o_O

Voto 3 stelline

mercoledì 16 gennaio 2013

Passion di Lauren Kate

Titolo : Passion
Autore : Lauren Kate
Ed : Rizzoli
Pag : 416

TRAMA

Luce morirebbe per Daniel: lo ha già fatto decine di volte. Insieme hanno vissuto tante vite, in luoghi e tempi diversi, ma la fine è sempre stata la stessa: lei consumata dalle fiamme e lui con il cuore infranto.
Forse però è possibile spezzare la maledizione che li perseguita. Per scoprirlo, Luce viaggia a ritroso nel tempo e ritrova le sue incarnazioni passate: in Inghilterra, in Cina, in Egitto... Daniel la insegue, e non è l'unico a farlo. Perchè se Luce riscrivesse la storia, tutto potrebbe cambiare.

OPINIONI

Arrivati alla terza parte della tetralogia di Fallen; la domanda che mi sorge spontanea è 'Cara la mia Lauretta....dove vuoi andare a parare????'...proverò a spiegarmi meglio. Alla fine di Torment la nostra eroina Luce decide di scoprire il motivo della maledizione che infligge il suo grande amore con Daniel e intraprende un viaggio attraverso le varie ere storiche per incontrare le sue reincarnazioni passate. E proprio da qui inizia il qui presente Passion. L'autrice, in questo modo, affronta tutta una serie di ere e fatti storici descritti in maniera molto semplice, forse troppo semplice....si ha quasi l'idea che l'autrice non si sia molto informata, incasellando una serie di ovvietà e clichè che partono dalle donne egiziane tutte assolutamente somiglianti a Cleopatra fino ad arrivare ad i Maya e la loro preannunciata fine del mondo -_-'. Tutto questo ad un occhio un pò più adulto può causare non poche perplessità....sebbene io non sia una storica provetta.
Passiamo ora ai protagonisti....confermo la mia idea su Luce...per quanto l'autrice si sforzi di farla sembrare una donna che trova la forza dall'amore provato per il suo angelo caduto; a me continua a sembrare una ragazzina guidata più dagli ormoni che altro....opinione giustificata dalle reazioni (tutte uguali) che Luce ha quando vede Daniel attraverso le diverse ere...invece che concentrarsi sulle motivazioni che hanno portato alla maledizione, i pensieri di Luce di fronte al Daniel di turno possono essere riassunti con un 'quanto è figo, mamma quanto è figo, voglio stare con lui, oh dio quanto è figo'. Nonostante questo, attraverso le pagine, l'autrice infila qua e là qualche indizio sulle motivazioni della maledizione, che si risolvono nell'ultimo capitolo grazie a Daniel.
Ora passiamo a Daniel....l'ho già detto quanto è figo?? E quanto è muscoloso?? E quanto è innamorato?? Ecco da questo libro non si capisce molto altro di questo personaggio...ma sicuramente risulta più leggibile e 'risolutivo' per il mistero!!
Nonostante tutto ciò che ho scritto sopra, leggerò Rapture (ovviamente cercandolo nell'usato ;)), per capire la risposta alla domanda con cui ho iniziato la mia opinione...infatti, mentre Fallen serviva a introdurre i personaggi (e lo fa in maniera molto più che egregia), Torment e Passion sono libri 'di passaggio' che dovrebbero traghettarti verso il finale facendoti passare una giornata in compagnia di una lettura leggera e piacevole, sicuramente adatta ad un pubblico un pò meno esigente e un pò più giovane (anche se le due cose non sono per forza collegate :))
Voto 3 stelline

lunedì 14 gennaio 2013

Cuore d'inchiostro di Cornelia Funke

Titolo : Cuore d'Inchiostro
Autore : Cornelia Funke
Ed : Oscar Mondadori
Pag : 487

TRAMA

Quando alla porta di Meggie bussa uno straniero, il padre Mo la costringe a fuggire, come tante altre volte in passato.
Mo possiede una dote magica e terribile: leggendo un libro a voce alta è in grado di evocare i personaggi. Come Capricorno, il signore dal cuore nero uscito dalle pagine di Cuore d'Inchiostro per dare la caccia a Mo e impadronirsi del suo dono. Le stesse pagine in cui è stata risucchiata la madre di Meggie.

OPINIONI

'Sai è un fatto strano, ma la maggior parte della gente, quando legge i libri, non si immagina che siano stati scritti da persone del tutto normali. Magari crede che siano vissute tanto tempo prima e ormai morte da un pezzo. di sicuro non pensa di poterle incontrare per strada o a fare la spesa. Conosciamo le loro storie, ma spesso i loro nomi li dimentichiamo e non sappiamo quasi mai che faccia abbiano.'
Ho voluto iniziare così questa mia recensione perchè è la frase che più mi ha colpito...quante volte non ci ricordiamo i nomi degli autori dei nostri libri preferiti? Eppure le loro storie ci appassionano, ci tengono incollati alle pagine con quel misto di gioia e paura, paura che il libro finisca troppo presto e siamo costretti ad abbandonare troppo presto i nostri eroi. Qual'è una soluzione quindi? Farli uscire dalle pagine, renderli persone reali....questo è il potere del protagonista di questo romanzo, Mo, e di sua figlia Meggie. Purtroppo però non possono scegliere chi far uscire dalla storia, e Mo rievoca Capricorno, il cattivo del libro che sta leggendo, e la sua combriccola di seguaci, insieme al saltimbanco del villaggio, Dita di Polvere. Da qui parte la storia; una storia che parla di chi ama i libri per chi ama i libri.
In questa storia, fantastico e reale di mischiano, fate e automobili convivono in un'avventura che, partendo un pò in sordina, man mano ti cattura col fiato sospeso fino al clou (la scena dove compare l'Ombra è scritta benissimo: sono riuscita ad immaginarmela senza essermi vista il film).
Lo stile è semplice, la sensazione che ti lascia è di aver letto una favola per bambini; ma con una varietà di protagonisti degna di un romanzo per adulti: chi, fra gli appassionati di libri, non sorride leggendo della vecchia zia Elinor, burbera collezionista appassionata di libri che, man mano che la storia prosegue, capisce che lei stessa non è molto diversa dai protagonisti estratti dai libri, il suo mondo è fatto prevalentemente di carta e d'inchiostro; e comincia ad affezionarsi alla sua vera famiglia.
Insomma, un piccolo gioiellino.
Voto 4 stelline.

sabato 12 gennaio 2013

Le iniziative di Repubblica l'Espresso



Buongiorno a tutti,
volevo informare tutti della nuova iniziativa dell'Espresso!!! In allegato col giornale, ogni venerdì uscirà un'opera della letteratura italiana o straniera a 2.90 euro in più. Io ieri ho comprato il primo romanzo disponibile (I Tre Moschettieri) e devo dire che sono edizioni molto curate, in brossura, e comprendono introduzioni di grandi critici letterari e le note bibliografiche sull'autore (nel caso di Dumas l'introduzione e traduzione è a cura di Guido Paduano). Potete trovare maggiori informazioni a questo link I grandi romanzi

Di seguito vi posto tutto il piano dell'opera che prevede 35 uscite:

11 gennaio 2013 - I Tre Moschettieri - Dumas

18 gennaio 2013 - Martin Eden - London

25 gennaio 2013 - La Figlia del Capitano - Puskin

1 febbraio 2013 - La Fiera della Vanità - Thackeray

8 febbraio 2013 - Notre-Dame de Paris - Hugo

15 febbraio 2013 - Le Anime Morte - Gogol'

22 febbraio 2013 - David Copperfield - Dickens

1 marzo 2013 - I Vicerè - De Roberto

8 marzo 2013 - Ivanhoe - Scott

15 marzo 2013 - Germinale -Zola

22 marzo 2013 - Dracula - Stoker

29 marzo 2013 - La Marchesa di O...e altri racconti - Von Kleist

5 aprile 2013 - Padri e Figli - Turgenev

12 aprile 2013 - La Signora delle Camelie, la vita a vent'anni - Dumas figlio

19 aprile 2013 - Le Confessioni di un Italiano - Nievo

26 aprile 2013 - Frankestein - Shelley

3 maggio 2013 - Oblomov - Goncarov

10 maggio 2013 - I due Libri della Giungla - Kipling

17 maggio 2013 - Senso ed altri racconti - Boito

24 maggio 2013 - Racconti - E. A. Poe

31 maggio 2013 - Conctrocorrente - Huysmans

7 giugno 2013 - Malombra - Fogazzaro

14 giugno 2013 - Il Giro del Mondo in 80 Giorni - Verne

21 giugno 2013 - Racconti - Cechov

28 giugno 2013 - Ritorno alla Brughiera - Hardy

5 luglio 2013 - Racconti - Maupassant

12 luglio 2013 - I Malavoglia - Verga

19 luglio 2013 - Alice nel paese delle meraviglie/Attraverso lo specchio - Carroll

26 luglio 2013 - Giacinta - Capuana

2 agosto 2013 - Il Mulino sulla Floss - Eliot

9 agosto 2013 - Racconti - Gautier

16 agosto 2013 - Gli Abitanti di Hermso/il capro espiatorio - Strindberg

23 agosto 2013 - Ultime lettere a Jacopo Ortis - Foscolo

30 agosto 2013 - L'isola del Tesoro - Stevenson

6 settembre 2013 - Il ventre di Napoli ed altre storie - Serao


Buona lettura a tutti :)

giovedì 10 gennaio 2013

Progetto libresco dell'alfabeto :)

Ciao a tutti,
per oggi termino la carrellata di post non con una recensione bensì con un progettino libresco molto carino preso direttamente da Isybook Bookland del gruppo 'youtubers che parlano di libri' (trovate il suo blo a questo indirizzo http://bookland89.blogspot.it/2013/01/book-challenge-la-sfida-dellalfabeto-ed.html?showComment=1357244672975#c5998775925693645676).
In cosa consiste?? Molto semplice...ci si impegna a leggere entro la fine del 2013 almeno un libro per ogni lettera dell'alfabeto (ATTENZIONE farà riferimento il cognome dell'autore!!! :D ).
Io aggiornerò la mia lista in questo post...aggiungendo man mano i libri letti

A - Josephine Angelini 'Starcrossed'/Jane Austen 'Persuasione'
B
C
D - Ted Dekke 'Il cimitero dei vangeli segreti'/Alessandro Defilippi 'La paziente n.9'
E - James Ellroy 'L.A. Confidential'
F - Cornelia Funke 'Cuore d'Inchiostro'
G - David Grossman 'Che tu sia per me il coltello' /Neil Gaiman 'American Gods'
H - Mark Haddon 'Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte'/ Peter Hoeg 'Il senso di Smilla per la neve'/Khaled Hosseini 'Il cacciatore di aquiloni'/N. Hawthorne 'La lettera scarlatta'
I
J
K - Lauren Kate 'Passion'
L - Jack London 'Martin Eden'/ Lois Lowry 'The Giver'/D.E. Lawrence 'L'amante di Lady Chatterly'
M - Rose Melikan 'La moglie francese'/McEwan 'Espiazione'
N
O
P - Alexandr Puskin 'La figlia del capitano e altri racconti'
Q
R
S - Paullina Simons 'Tatiana & Alexander'/Antonio Scurati 'Il sopravvissuto'
T - Licia Troisi 'Cronache del Mondo Emerso I - Nihal della città del vento'
U - Fred Uhlman 'L'amico ritrovato'
V - Emanuele Velluti  'L'Ombra della Dea'
W
X
Y - Banana Yoshimoto 'Kitchen'
Z- C.L. Zafon 'Il gioco dell'angelo'

Quindi, ora che sto leggendo un libro di Cornelia Funke, quando lo finirò potrò 'segnare' la lettera F e così via.

Un bacio a tutti :*

Che tu sia per me il coltello di David Grossman


Autore: David Grossman
Titolo: Che tu sia per me il coltello
Ed: Oscar Mondadori
Pag: 330

TRAMA

In un gruppo di persone, un uomo vede una donna sconosciuta che sembra volersi isolare dagli altri. Yair, commosso da quella che egli interpreta come un' impercettibile ed ostinata difesa, le scrive una lettera, proponendole un rapporto profondo, aperto, libero da qualsiasi vincolo. Più che una proposta è un'implorazione, e Miriam ne resta colpita, forse sedotta. Un mondo privato si crea così fra loro e in questo processo di reciproco avvicinamento, Yair e Miriam scoprono l'importanza dell'immaginazione nei rapporti umani e la sensualità che si nasconde nelle parole. Finchè Yair si rende conto che le lettere di quella donna stanno aprendo un varco dentro di lui, chiedendogli, con imperiosa delicatezza, un'inaspettata svolta interiore....

OPINIONI

Ho finito ieri sera questo libro e come prima reazione è stata quella di rifiatare, come se avessi corso per 1 ora....Sicuramente mi aspettavo qualcosa di diverso, di più leggero, non è un libro facile da leggere e da descrivere, quindi essendo io una novellina nel recensire libri vogliate perdonare questo mio piccolo blabblericcio :) Leggendo/ascoltando altre recensioni (prevalentemente nel gruppo www.youbookers.it) concordo con chi ha detto che la sensazione è che Yair usi Miriam come ascoltatrice, ma non abbia nessuna intenzione di ascoltare lei (mi rivolgo alle donne: a chi non è mai capitato un uomo così??? :( ) che, per altro, a mio parere è l'autrice della parte più interessante del libro; mentre nei monologhi di Yair non ho trovato un vero filo logico e l'ho trovato a tratti noioso e delirante.
All'inizio vedevo il protagonista un pò come un eroe romantico (considerando che avevo finito da poco il cavaliere d'inverno ^^) e Miriam come una bella bambolina insoddisfatta; ma col passare delle pagine i ruoli si sono invertiti...nella parte dedicata a lei, il suo personaggio ha assunto spessore e si è rivalutato!!! Al contrario Yair verso la fine sembra si nasconda quasi usando le lettere, proprio lui che considera questo strumento come l'unico adatto per instaurare un rapporto vero e profondo con Miriam, senza i problemi che l'approccio fisico porta in un rapporto uomo/donna. Ebbene, lui, sentendosi 'scoperto', fugge alle richieste di lei usando proprio questo mezzo!! Questo atteggiamento mi ha dato sui nervi....nella parte finale lui raggiunge livelli di incoerenza storici....come già detto appare completamente disinteressato a capire chi avesse di fronte bensì solamente interessato a definire se stesso attraverso questa donna (e il capitolo finale me ne ha dato la conferma).
In finale questo libro mi ha lasciato un senso di angoscia che non credo sia dovuto al finale, di cui ero già a conoscenza....ma dopo una notte di 'incubazione' posso dire che, nonostante io non abbia una spiccata sensibilità (per intenderci non mi commuovo o turbo facilmente...specialmente nei libri) questo libro, piaccia o no, qualcosa addosso ti lascia.....e solo per questo lo consiglierei.
Voto: 3 stelline e 1/2




Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon

Autore: Mark Haddon
Titolo: Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
Pag: 246

TRAMA

Quando scopre il cadavere di Wellington, il cane barbone della vicina, Christopher Boone capisce di trovarsi davanti ad uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Perciò incomincia a scrivere un libro mettendo insieme gli indizi del caso dal suo punto di vista.
E il suo punto di vista è davvero speciale. Perchè Christopher soffre della sindrome di Aspergen, una forma di autismo, ed ha un rapporto molto problematico con il mondo. Odia essere toccato, odia il giallo ed il marrone, non mangia se cibi diversi vengono a contatto l'uno con l'altro, si arrabbia se i mobili di casa vengono spostati, non riesce ad interpretare l'espressione del viso degli altri, non sorride mai. Adora la matematica e l'astronomia, e uno dei suoi pensieri preferiti è immaginare di essere l'ultimo uomo sopravvissuto sulla Terra, o l'unico marinaio a bordo di un sottomarino nelle profondità dell'oceano.
Scrivendo il suo libro giallo, e ripensando a romanzi come 'Il mastino di Baskerville' Christopher inizia a far luce su un mistero ben più importante di quello del cane barbone. Come è morta sua madre? Perchè suo padre non vuole che faccia troppe domande ai vicini? Per rispondere a queste domande dovrà intraprendere un viaggio iniziatico in treno e in metropolitana, in luoghi e situazioni che prima di allora avrebbe trovato intollerabili, approdando ad una sorta di età adulta, orgoglioso di sapersi muovere nel mondo caotico e rumoroso degli altri.

OPINIONI

Letto in un paio di giorni, questo libro ti catapulta già dalla prima pagina nella mente di Christopher...e attraverso questa si snodano tutte le vicende del romanzo. Non è un approccio facilissimo, all'inizio ti ritrovi spaesata (la stessa numerazione dei capitoli può suscitare perplessità finchè non viene spiegata dallo stesso protagonista)...ma una volta che parte, la storia non può essere fermata. Un unico difetto di questo libro? Il mistero in se è molto semplice....io stessa (che non ci azzecco mai) già ad un quarto di libro avevo chiaro cosa sarebbe successo dopo...ma come lettura è consigliatissima.
Voto: 4 stelline

Il romanzo di Ramses- la dimora millenaria di Christian Jacq


Autore: Christian Jacq
Titolo: La dimora millenaria
Ed: Mondadori
Pag: 358

TRAMA (presa da internet)

Siamo agli albori di quello che sarebbe divenuto forse il regno più luminoso di tutta la millenaria storia egiziana. Sethi I aveva ormai associato il figlio Ramses al trono del ‘Regno delle due terre’ perché, dopo il superamento di varie prove, gli era sembrato che gli dei avessero previsto per lui un futuro assai luminoso. La crescita spirituale del giovane principe non era però ancora certamente giunta ad una piena conclusione. Nemmeno dopo la morte del padre e la sua susseguente ascesa al trono il ragazzo sembrava essere ancora maturo.
Molti erano i nemici da cui guardarsi e pochi i fedeli servitori delll’Egitto su cui contare veramente.
In primis bisognava preoccuparsi della infida, ma potentissima, aristocrazia tebana, poi della gelosia dei fratelli del Faraone per un destino che non ritenevano giusto e infine del nemico più pericoloso, l’astuta casta sacerdotale che aveva in Karnak il suo centro del potere…il nuovo Faraone non poteva che essere assillato dai dubbi su come riuscire a rimettere in sesto un paese che sembrava, ogni giorno di più, diventare una facile preda per gli appetiti dei grandi regni stranieri.

OPINIONI

Primo libro finito nel 2013, è il secondo della pentalogia dedicata a questo grandissimo personaggio della cultura egiziana. In realtà Jacq non nasce come scrittore, ma come egittologo 'puro' e questo nei suoi scritti si vede con molta chiarezza, per quanto sicuramente il libro può catalogarsi tranquillamente fra i romanzi per la sua scorrevolezza. Nel primo libro lasciamo un Ramses fanciullo in procinto di salire al trono, nel secondo lo vediamo affrontare concretamente i problemi che porta l'assumere una carica così importante in così giovane età. Ad essere sincera il primo romanzo mi annoiò non poco, così ho cominciato a leggere questo secondo volume con un animo non prettamente entusiasta...ma avendo tutta la pentalogia sullo scaffale (a casa l'Egitto è una grande passione) ho deciso di iniziarlo ed....è stata una piacevolissima sorpresa: scorre benissimo, appassiona, mai un momento di stasi nè di noia neanche quando l'autore si perde nelle accuratissime descrizioni dei paesaggi (cosa che è stata molto più presente nel primo volume); in questo romanzo c'è un costante equilibrio fra azione e crescita personale del protagonista che si avvia a diventare la figura leggendaria che è.
Lo consiglio vivamente a chi è appassionato di questa cultura meravigliosa, ma anche a chi non ci si è mai approcciato :)
Voto: 4 stelline


prima di iniziare un pò di presentazioni

Ciao a tutti mi chiamo Silvia, ho 28 anni e sono una appassionata di libri, e fin qui tutto ok :) Sono anche una compratrice compulsiva di libri....la mia camera è ormai sommersa di libri categoricamente divisi fra quelli letti e quelli ancora non letti, i quali da ultime stime si aggirano sulla sessantina o_O
Il mio scopo con questo blog è solo quello di parlare dei libri che ho letto, per meglio imprimere dentro di me le sensazioni che il libro di turno mi suscita; non sono una che fa recensioni di professione e non ne ho intenzione...ma solo di esprimere la mia opinione :)


Detto questo...Buone letture a tutti!!!!