lunedì 18 febbraio 2013

Martin Eden di Jack London

   

Titolo : Martin Eden
Autore : Jack London
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 443

TRAMA

'Dentro il suo corpo muscoloso si celava una sensibilità vibrante. All'avvertire il più leggero scontro con il mondo circostante, i suoi pensieri, simpatie, emozioni si levavano e giocavano come fiamme guizzanti.
Era straordinariamente ricettivo e reattivo, mentre la sua immaginazione, ben vigile, era sempre impegnata nello stabilire relazioni di somiglianza o differenza. 'Signor Eden' era l'espressione che lo aveva scosso, lui che era stato chiamato tutta la vita Eden o Martin Eden, se non semplicemente Martin. E 'Signore!'. Il suo intimo commento fu che si trattava certo di un bel salto di qualità. E la sua mente parve trasformarsi all'istante in una grande camera oscura in cui prese coscienza che, disposte tutte attorno a lui, c'erano infinite fotografie della sua vita, bocche dalle caldaie e castelli di prua, accampamenti e spiagge, prigioni ed infime taverne, poveri ospedali e strade miserabili, e il modo in cui si era sentito chiamare in tutti quei luoghi era il filo che li legava.'

OPINIONI

Quanto siamo disposti ad investire per difendere un nostro sogno? E quanto siamo disposti a sacrificare per realizzarlo? In nome di cosa? E siamo proprio sicuri di sapere a cosa andiamo incontro? Su questi quesiti si basa la storia di Martin Eden, rozzo marinaio appena sbarcato dai mari del Sud nell'America del 1900.
La molla che fa scattare il sogno di Martin è, come nelle migliori storie d'epoca, l'amore per la bella ed eterea Ruth; grazie a lei, infatti Martin approda al mondo della cultura e del sapere. Da qui il sogno di diventare scrittore ed il desiderio di elevarsi dalla sua classe sociale per essere 'degno' della sua Ruth.

Da qui sembrerebbe un romanzo d'amore d'epoca come tanti.....invece no!!! Questo romanzo è duro, graffiante, a tratti aspro, e ti fa entrare con Martin alla scoperta della 'vera' classe borghese da cui il protagonista cerca in tutti i modi di farsi accettare (non senza notevoli difficoltà e problemi); ti fa scoprire le sue ipocrisie (incluse quella della sua stessa amata), le sue chiusure mentali, dei suoi cinismi; fino al rifiuto, una volta diventato uno scrittore di successo, da parte dello stesso Martin che, dotato di una intelligenza superiore alla media, riesce a scoprire, grazie alla cultura acquisita, che dietro tutto quell'eleganza altro non c'è che grettezza, un'attaccamento quasi morboso al denaro e alla 'posizione' di una persona. Come può reagire un uomo che ha dedicato quasi tutta la sua vita ad un sogno e, una volta raggiunto, scoprire che quel sogno altro non è che una chimera??

Qui mi fermo per non svelare altro....posso dire però che l'autore ha scritto nel 1909 un ritratto della borghesia americana che è applicabile ancora oggi; come già detto non è un romanzo semplice, sia parlarne che leggerlo, la storia ti cattura, ma la forza che traspare dalle pagine, e le domande che ti pone davanti, hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate.

Leggendo una piccola biografia dell'autore dalla quarta di copertina si nota subito quanto ci sia in Martin dell'autore stesso, quanto della sua sofferenza e rabbia, e quanto della feroce critica che l'autore fa alla società dell'epoca. Lo stile mi ha ricordato Charles Dickens in David Copperfield, non so se questa possa essere un bestialità per gli 'addetti ai lavori', ma a me fin dalla prima pagina le avventure di Martin hanno ricordato le difficoltà nell'affrontare il mondo del piccolo David.

Lo consiglio a tutti....è un piccolo/grande capolavoro

Voto 5 stelline

 

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