mercoledì 27 febbraio 2013

W...W...W... Wednesday!!! #1

Ciao a tutti!!!
oggi non sono qui per recensire un libro (stay tuned!!!) ma per partecipare ad un giochino trovato sul blog di Bea (http://booklovers909.blogspot.it/2013/02/www-wednesday-21.html); la quale saluto e a cui faccio tanti complimenti per le sue recensioni; sempre molto carine!!!!

Il gioco in questione si chiama W...W...W...Wednesday e consiste nel rispondere, ogni mercoledì, a queste 3 domande:

1. What are you currently reading? (cosa stai attualmente leggendo?)
2. What did you recently finish reading? (cosa hai appena finito di leggere?)
3. What do you think you'll read next? (quale sarà il prossimo libro che leggerai?)

Le mie risposte questa settimana sono:
1. 



2.


se volete leggere la recensione di questo la potete trovare qui http://leopinionidiunalettricequalunque.blogspot.it/2013/02/la-figlia-del-capitano-e-altri-racconti.html


3.
e questo è tutto, per questa settimana!!!Spero partecipiate in tanti!! Alla prossima :)

lunedì 25 febbraio 2013

La figlia del capitano e altri racconti di Alexandr Puskin

Titolo : La figlia del capitano ed altri racconti
Autore : Alexandr Puskin
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 362

TRAMA

'Non descriverò la nostra campagna e la conclusione della guerra. Dirò solo in breve che il flagello raggiunse proporzioni drammatiche. Passavamo per i villaggi saccheggiati dai ribelli,e nostro malgrado dovevamo portare via agli abitanti quel poco che erano riusciti a salvare. Non c'era più legge. I proprietari terrieri si nascondevano nei boschi, le bande dei briganti imperversavano dappertutto. I comandanti dei singoli reparti dell'esercito facevano giustizia sommaria o graziavano a loro piacimento; le condizioni di tutta l'estesa regione dove infuriava l'incendio erano tremende....Che Dio vi risparmi di assistere alla rivolta russa, così assurda e spietata!'


OPINIONI

Inizio col dire che questo è il secondo romanzo che leggo scritto da un autore russo. Il primo (Anna Karenina) non ebbe buon esito, dopo duecento pagine lo chiusi e tutt'ora il libro giace nella mia libreria in attesa che mi torni il coraggio per riaffrontarlo. La causa principale del mio abbandono quella volta si può riassumere nella frase 'libro sbagliato in un momento sbagliatissimo'.

In questo caso il libro sono riuscita a finirlo; ma una volta chiuso, mi sta sorgendo il dubbio che la letteratura russa, sicuramente piena di atmosfera nordica, non sia molto nelle mie corde.

Il problema principale credo siano le lunghissime descrizioni dell'ambiente e delle situazioni, che, personalmente, mi hanno fatto più di una volta, perdere il filo del discorso, e costretta a tornare indietro per focalizzare il succo della storia. Opinione avvalorata dal fatto che, essendo nel libro inclusi anche dei racconti brevi, quest'ultimi mi sono piaciuti molto, mentre i problemi principali li ho avuti col racconto che dà il titolo al romanzo.

Piccolo problema aggiuntivo sono i nomi russi: non mi entrano in mente!!!! Inoltre ogni personaggio ha sia nome (già di per se complicato) che 'nomignolo', che, spesso, è completamente diverso dal nome originale... o_O

La storia, semplice nel suo insieme, è ambientata in un momento storico molto preciso (e fin troppo dettagliato): la rivolta di Pugacjov in Russia. In questo contesto è ambientata la storia d'amore fra Pjotr Andreic, giovanissimo soldato destinato alla vita militare sin dal grembo materno, e Mar'ia Ivanovna, figlia del capitano al quale Pjotr viene assegnato per combattere.

In realtà, sebbene la storia d'amore guidi alcuni punti clou della storia; quest'ultima è prevalentemente incentrata sulla rivoluzione russa e sulle vicende del giovane Pjotr; dalle sue speranze di essere mandato a Pietroburgo; al suo incontro con Pugacjov e al suo amore per Mar'ia.

Il personaggio di Mar'ia ammetto di non averlo ben inquadrato: descritta all'inizio come nè particolarmente avvenente nè sagace (e direi anche un pochino insignificante quasi fino alla fine), non si capisce veramente perchè Pjotr se ne innamori....come se a pagina 10 lui non la notasse nemmeno; e a pagina 11 ne fosse perdutamente innamorato (forse mi sono persa qualche sfumatura??)

Piccola nota di merito al personaggio di Pugacjov ; da brigante a capo della rivoluzione, passa per fondamentalmente cattivo della storia, ma si scoprono aspetti molto più umani e 'moderni' nella concezione odierna del termine.

Mi è sempre difficile giudicare un classico: o li amo alla follia, o proprio non li reggo; purtroppo questo si posiziona esattamente nel mezzo; potrei consigliarlo a chi si vuole approcciare alla letteratura russa e vuole una lettura 'chiarificatrice'

Voto 3 stelline

giovedì 21 febbraio 2013

Il cimitero dei vangeli segreti di Ted Dekker

Titolo : Il cimitero dei vangeli segreti
Autore : Ted Dekker
Ed : Newton Compton Editori
Pag. : 324

TRAMA

A quindici anni sua madre e le sue sorelle sono state trucidate sotto i suoi occhi. La guerra fra serbi e bosniaci non conosceva pietà e non risparmiava nessuno: anche lui è stato costretto ad uccidere chi ha annientato la sua famiglia. Poi si è trasferito in America, è diventato sacerdote e ha cercato di ricominciare. Ma per Danny Hansen il passato è troppo carico di odio per poter essere dimenticato. E ci sono peccati che neppure un uomo di Dio può perdonare. Danny segue gli stupratori, i pedofili, gli assassini. Li rapisce e li tortura ma lascia loro una possibilità di redenzione. Se rifiutano, Danny è pronto ad ucciderli per fare giustizia.
Anche Renee Gilmore è una vittima. La droga ha distrutto la sua vita, pericolosi criminali le danno la caccia. Un giorno sulla sua strada appare Lamont, un uomo potente e protettivo, che la salva da chi vuole ucciderla e sembra offrirle finalmente tranquillità e amore. Per la prima volta Renee si sente al sicuro. Ma la pace che ha conquistato è forse l'inizio di un nuovo inferno?
Renee e Danny sono destinati ad incontrarsi spinti dalla stessa pulsione: il desiderio di giustizia e di vendetta. Un istinto che può trasformare una vittima in un carnefice. Ma fino a dove può spingersi l'uomo per difendere il bene? E se fosse il male l'unica arma per porre rimedio al male?

OPINIONI

Allora....parto subito con il punto che accomuna il 99% delle critiche che ho letto in giro su questo libro: il titolo. Credo che la Newton ci si sia veramente impegnata per cercare un titolo che non c'entrasse una beneamata cippalippa con la storia. Il titolo originale 'The Priest's Graveyard' (Il Cimitero del Prete) forse sarebbe stato più consono alla storia, sicuramente meno accattivante, ma almeno mi avrebbe evitato una ricerca del collegamento fra il titolo e la storia. Come ulteriore colpo di classe c'è la frase ad effetto sulla quarta di copertina : 'Se un libro ti condannasse all'inferno lo leggeresti lo stesso?'. Ora....come può un'anche sol media appassionata di thriller resistere ad una frase del genere??? Ok ci sono cascata con tutte le scarpe; Newton Compton: well done!!!

Se le pecche di questo libro finissero qui non ci sarebbe molto da criticare....purtroppo questa è solo la punta di un iceberg!!! Si prosegue infatti con la storia in se; che, a parte il lieve brivido quando si svela il mistero, la trama scorre piatta attraverso tutte le pagine....perfino quando si capisce dove l'autore vuole portarti, partono disquisizioni senza senso buone solo ad allungare di un centinaio di pagine l'opera. Per non parlare poi delle descrizioni dei protagonisti: se leggo un'altra sola volta che Renee è alta 1.50 per 45 kg potrei iniziare ad urlare!!! (in una sola pagina l'ho letto 7....dico 7 volte!!!!!!!). L'autore usa questo 'simpatico' (irritante) escamotage per sottolineare come questo pulcino indifeso riesca a sconfiggere e far fuori da sola omoni brutti grossi e cattivi che pesano il doppio di lei (sto cominciando a pensare che questo libro l'abbia scritto una donna con diversi problemi col proprio corpo.....o l'autore abbia un serio problema con le donne).

Ma passiamo alla ciliegina sulla torta : Renee!!! La protagonista più insulsa e irritante che abbia mai incontrato nella mia carriera da lettrice; riuscendo quasi a battere la, a mio parere altrettanto irritante, Emma di Jane Austen (applausi....).
Quella che l'autore vorrebbe far passare come una donna tormentata, anche a causa dell'uso di droghe, che, grazie alla sua forza, riesce a sconfiggere uomini fisicamente 10 volte più grandi di lei; appare in realtà fondamentalmente stupida, con gravi turbe psichiche, infantile e incapace di non fare caxxate senza l'ausilio di  un uomo al suo fianco!!
Piccolo SPOILER per far capire il soggetto: uccidono tuo marito; l'uomo che tu consideri il tuo mondo, il tuo salvatore, il tuo tutto. Tu, presa dal dolore, decidi di far giustizia da sola. Tempo 3 femtosecondi ti trovi nei guai fino al collo (eh ma non scordiamoci, signori, lei è alta solo 1.50!!!) e ti stanno per uccidere. Arriva il salvatore di turno e tu.... puff innamorata come una pera!!!! Tempo trascorso fra l'uccisione di tuo marito e il momento in cui dichiari il tuo amore al tuo salvatore: 3 mesi!!! Tralasciando il fatto che sti due si dichiarano amore per la prima volta manco fossero due bambini dell'asilo....ma, o io sono bigotta e troppo all'antica, o l'autore non ha la minima idea di che cosa voglia dire perdere un marito/moglie e dei 'tempi fisiologici' che una persona necessita per metabolizzare una perdita del genere!!!

Piccolo discorso a parte si merita il salvatore Danny; sicuramente un protagonista complesso, dalle mille sfaccettature e contraddizioni; anch'esso limitato ad apparire come un'imbecille nell'esatto istante in cui vede Renee e, come volevasi dimostrare, se ne innamora perdutamente; anche perdonandole (SPOILER) quando, in una crisi isterica, tenta di farlo fuori!!!

In parole povere: di questo libro; non se ne sentiva proprio l'esigenza

2 stelline

lunedì 18 febbraio 2013

Martin Eden di Jack London

   

Titolo : Martin Eden
Autore : Jack London
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 443

TRAMA

'Dentro il suo corpo muscoloso si celava una sensibilità vibrante. All'avvertire il più leggero scontro con il mondo circostante, i suoi pensieri, simpatie, emozioni si levavano e giocavano come fiamme guizzanti.
Era straordinariamente ricettivo e reattivo, mentre la sua immaginazione, ben vigile, era sempre impegnata nello stabilire relazioni di somiglianza o differenza. 'Signor Eden' era l'espressione che lo aveva scosso, lui che era stato chiamato tutta la vita Eden o Martin Eden, se non semplicemente Martin. E 'Signore!'. Il suo intimo commento fu che si trattava certo di un bel salto di qualità. E la sua mente parve trasformarsi all'istante in una grande camera oscura in cui prese coscienza che, disposte tutte attorno a lui, c'erano infinite fotografie della sua vita, bocche dalle caldaie e castelli di prua, accampamenti e spiagge, prigioni ed infime taverne, poveri ospedali e strade miserabili, e il modo in cui si era sentito chiamare in tutti quei luoghi era il filo che li legava.'

OPINIONI

Quanto siamo disposti ad investire per difendere un nostro sogno? E quanto siamo disposti a sacrificare per realizzarlo? In nome di cosa? E siamo proprio sicuri di sapere a cosa andiamo incontro? Su questi quesiti si basa la storia di Martin Eden, rozzo marinaio appena sbarcato dai mari del Sud nell'America del 1900.
La molla che fa scattare il sogno di Martin è, come nelle migliori storie d'epoca, l'amore per la bella ed eterea Ruth; grazie a lei, infatti Martin approda al mondo della cultura e del sapere. Da qui il sogno di diventare scrittore ed il desiderio di elevarsi dalla sua classe sociale per essere 'degno' della sua Ruth.

Da qui sembrerebbe un romanzo d'amore d'epoca come tanti.....invece no!!! Questo romanzo è duro, graffiante, a tratti aspro, e ti fa entrare con Martin alla scoperta della 'vera' classe borghese da cui il protagonista cerca in tutti i modi di farsi accettare (non senza notevoli difficoltà e problemi); ti fa scoprire le sue ipocrisie (incluse quella della sua stessa amata), le sue chiusure mentali, dei suoi cinismi; fino al rifiuto, una volta diventato uno scrittore di successo, da parte dello stesso Martin che, dotato di una intelligenza superiore alla media, riesce a scoprire, grazie alla cultura acquisita, che dietro tutto quell'eleganza altro non c'è che grettezza, un'attaccamento quasi morboso al denaro e alla 'posizione' di una persona. Come può reagire un uomo che ha dedicato quasi tutta la sua vita ad un sogno e, una volta raggiunto, scoprire che quel sogno altro non è che una chimera??

Qui mi fermo per non svelare altro....posso dire però che l'autore ha scritto nel 1909 un ritratto della borghesia americana che è applicabile ancora oggi; come già detto non è un romanzo semplice, sia parlarne che leggerlo, la storia ti cattura, ma la forza che traspare dalle pagine, e le domande che ti pone davanti, hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate.

Leggendo una piccola biografia dell'autore dalla quarta di copertina si nota subito quanto ci sia in Martin dell'autore stesso, quanto della sua sofferenza e rabbia, e quanto della feroce critica che l'autore fa alla società dell'epoca. Lo stile mi ha ricordato Charles Dickens in David Copperfield, non so se questa possa essere un bestialità per gli 'addetti ai lavori', ma a me fin dalla prima pagina le avventure di Martin hanno ricordato le difficoltà nell'affrontare il mondo del piccolo David.

Lo consiglio a tutti....è un piccolo/grande capolavoro

Voto 5 stelline

 

giovedì 7 febbraio 2013

Le Ombre della Dea di Emanuele Velluti

Titolo: Le ombre della Dea
Autore: Emanuele Velluti
Pag: 144

TRAMA

Come se partorito dal mare, un misterioso ragazzo dai capelli bianchi viene trovato naufrago su una spiaggia. Privo di qualsiasi memoria di sè o del mondo, capirà presto di essere braccato da un oscuro passato che reclama il suo nome.
Sarà costretto a fuggire, ma alcuni compagni si uniranno a lui, ed insieme vedranno il mondo cambiare per sempre... La nebbia avvolgerà ogni cosa... Esiste una realtà che non è visibile agli occhi, parole che orecchie non possono udire, essenze che l'olfatto non comprende, onde che le dita non riescono ad infrangere, noi ne siamo parte e assaporiamo ogni giorno la gioia del mondo che tutti credono non esista.

OPINIONI

Qualche sera fa ho ricevuto un messaggio su Fb di un tale Emanuele Velluti dove mi proponeva di leggere il suo primo romanzo e di dargli il mio parere....la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: 'Io???????Ma siamo matti????' poi leggendo la trama mi sono incuriosita e quindi.....eccoci qui!!!

Come già detto, questo romanzo è l' opera prima di questo ragazzo e dovrebbe far parte di una trilogia (di cui so che il secondo libro è già in scrittura -spetteguless-)...e ho guardato le varie pagine che scorrevano col maggior senso critico possibile.... ma devo ammettere che il ragazzo ci sa fare....e anche molto!!!!

L'autore ha creato un intero Continente Beriano dove ambientare le vicende che vuole narrare; e lo fa in maniera molto dettagliata; sia durante la stesura del romanzo (attraverso descrizioni dettagliate ma non noiose...giuste per farti immaginare di essere li con i protagonisti); sia appena aperto il libro, attraverso mappe e narrazioni delle leggende che lo caratterizzano riguardanti gli Dei che lo governano.

La storia scorre velocemente, senza stalli e momenti di noia; avendolo letto in pdf sul pc la mia paura principale era quella di non riuscire a seguire l'intreccio (cosa che mi è successa con altri libri letti nello stesso modo) ma così non è stato: l'intreccio è ben descritto e crea quella suspense necessaria fino alla fine....nonostante questo si può dire che l'autore accompagna il lettore fino allo scoprirsi del mistero; svelando tanti piccoli indizi/misteri durante la trama attraverso dei flash back per spiegare i vari collegamenti fra i personaggi, in modo che il lettore riesca quasi ad arrivare da solo alla soluzione della domanda che pervade tutto il libro: 'Chi è quel ragazzo albino? E perchè l'esercito delle Ombre lo sta inseguendo?'

Ora, a proposito delle Ombre...sono quasi convinta (ma pronta ad essere contraddetta) che Emanuele abbia letto e apprezzato la saga di Harry Potter...sia la descrizione delle Ombre, sia le scene dove il ragazzo le incontra mi hanno ricordato molto l'incontro tra Harry e i Dissennatori...ma saranno veramente le Ombre la causa degli svenimenti del ragazzo?? ;)

Per quanto riguarda i protagonisti; devo ammettere di non aver ben inquadrato il ragazzo albino all'inizio; secondo me è un personaggio che si 'scopre' e si apprezza solo verso la metà del libro.
Al contrario ho adorato uno dei personaggi che lo accompagna durante il viaggio: il 'cacciatore': partito come un mascalzone, canaglia e insensibile, via via si scopre ironico, divertente, anche gradasso a volte, ma con un cuore d'oro; quasi a voler creare un contrapposto con il fratello, molto più quadrato e razionale. Mi è piaciuta anche la storia d'amore di cui il cacciatore è protagonista: posso dire....si vede che è scritta da un uomo :) e proprio per questo mi è piaciuta: realistica, pervasa di quel romanticismo per niente 'diabetico' ma quasi divertente!!!
Se devo fare una critica: alcuni protagonisti (tra cui il fratello del cacciatore) hanno dei passati alle spalle con i quali hanno tagliato completamente i ponti; cambiando quindi sia stile di vita che nomi....l'autore però si rivolge a questi protagonisti alternando sia i nomi 'originali', sia i nomi 'nel presente', sia la loro professione....devo ammettere che questo ha creato un pò di difficoltà nello scorrimento della trama!!

Il finale è veramente spettacolare, forse un pò affrettato, ma ben descritto e, devo dire, soddisfacente!!!

Quindi che dire....ringrazio Emanuele per avermi fatto leggere il suo romanzo e, nella speranza di poter leggere anche gli altri capitoli, consiglio a tutti il primo della saga, se si vuole passare un pò di tempo in un'atmosfera che posso definire 'magica'.

Voto 4 stelline


martedì 5 febbraio 2013

Cronache del mondo emerso I di Licia Troisi

Titolo: Cronache del mondo emerso I - Nihal della Terra del Vento
Autore: Licia Troisi
Ed: Oscar Mondadori
Pag: 381

TRAMA

Nihal è davvero strana. Nel Mondo Emerso sembra non esserci nessunao come lei: grandi occhi viola, orecchie appuntite, capelli blu. E' stata cresciuta da un armaiolo e vive in una delle tante città-torri della Terra del Vento, giocando a combattere insieme ad un gruppo di amici che l'ha eletta capo, in virtù della sua forza e agilità. Un'infanzia spensierata la sua, con solo l'ombra di strani pensieri. Perchè è così differente dagli altri? Perchè nessuno le parla mai della madre che non ha mai conosciuto?
Per Nihal tutto cambia all'improvviso quando la Terra del Vento viene attaccata dal Tiranno, che già ha conquistato cinque delle otto terre che compongono il Mondo Emerso. E a Nihal non rimane che una scelta: diventare un vero guerriero e difendere gli innocenti, contando solo due validi alleati: Sennar, il giovane mago che è diventato il suo 'inseparabile nemico' e, soprattutto, la sua infallibile spada di cristallo nero.

OPINIONI

Primo volume della saga delle 'cronache del mondo emerso' e mio primo incontro con la Troisi; finito oggi prima di pranzo, la sensazione è stata: 'tanto clamore per nulla'. Spiego. Avevo trovato la trilogia completa al mercatino dell'usato per un totale di 7.50 euro per tutti e 3. Il primo istinto è stato: li prendo tutti e 3!!! Poi complice le recensioni che avevo letto in giro (e il mio compagno :)) ho pensato bene di prendere solo il primo, in modo che, se non mi fosse piaciuto, non avrei avuto gli altri 2 sul groppone!! Ora, finito il primo volume, un pò mi pento della mia scelta, perchè questo romanzo è veramente carino!!! Certo, c'è da precisare un paio di cose: io non sono ne una Tolkeniana, ne ancora ho avuto mai il coraggio di 'affrontare' una sua opera ne una di Martin (che sto puntando da tempo immemore), quindi questo genere di fantasy mi è abbastanza sconosciuto e forse sono di bocca buona, ma la Troisi il suo sporco lavoro lo fa, direi, egregiamente: storia scorrevole, personaggi credibili, sicuramente un'opera meritevole se non si hanno grandi paragoni (come può essere un Tolkien o un Martin) e si vuole approcciare al mondo del fantasy ma si è troppo spaventati dalle rispettive 'moli' letterarie!!

Il primo volume si incentra fondamentalmente sulla presentazione della protagonista Nihal, la quale all'inizio appare (a mio parere) immatura ed irritante, e nel seguito percorre un percorso di crescita che fa vedere molte più sfaccettature di questa ragazza/guerriero/donna, attraverso il suo primo amore, la scoperta della sua vera identità e soprattutto (e questo l'autrice lo sottolinea ogni 3x2) attraverso il far convivere in uno stesso corpo sia il suo essere ragazza che diventa donna, sia la sua anima guerriera.

Piccolo OT sulla traduzione: ho la sensazione che il mio fastidio nei confronti della protagonista nell'inizio del racconto sia dovuto per l' 80% ai simpaticissimi traduttori che infarciscono i dialoghi con 'perle' tipo ''ehi vecchio!!!'' esclamato per salutare il padre -_-
PICCOLA CORREZIONE sull'ultimo concetto: l'ora tarda mi ha fatto scambiare Licia Troisi per una straniera dando la colpa a traduttori inesistenti!! Chiedo scusa!! Rimane il concetto che in un fantasy un mezz'elfo che si rivolge al padre umano con 'ehy vecchio' rimane una cosa alquanto stonata!! ;)

Per il resto la considero una lettura piacevole, che sicuramente, ad un palato meno fine come il mio, fa venire voglia di leggere gli altri 2....quindi direi che, senza essere un capolavoro, rimane comunque una lettura piacevole e valida.

Il voto reale sarebbe 3 stelline e 1/2, ma oggi sono generosa; quindi abbuono la mezza stellina sulla fiducia in previsione di leggere gli altri 2.

Voto 4 stelline