lunedì 25 febbraio 2013

La figlia del capitano e altri racconti di Alexandr Puskin

Titolo : La figlia del capitano ed altri racconti
Autore : Alexandr Puskin
Ed : La biblioteca dell'Espresso
Pag : 362

TRAMA

'Non descriverò la nostra campagna e la conclusione della guerra. Dirò solo in breve che il flagello raggiunse proporzioni drammatiche. Passavamo per i villaggi saccheggiati dai ribelli,e nostro malgrado dovevamo portare via agli abitanti quel poco che erano riusciti a salvare. Non c'era più legge. I proprietari terrieri si nascondevano nei boschi, le bande dei briganti imperversavano dappertutto. I comandanti dei singoli reparti dell'esercito facevano giustizia sommaria o graziavano a loro piacimento; le condizioni di tutta l'estesa regione dove infuriava l'incendio erano tremende....Che Dio vi risparmi di assistere alla rivolta russa, così assurda e spietata!'


OPINIONI

Inizio col dire che questo è il secondo romanzo che leggo scritto da un autore russo. Il primo (Anna Karenina) non ebbe buon esito, dopo duecento pagine lo chiusi e tutt'ora il libro giace nella mia libreria in attesa che mi torni il coraggio per riaffrontarlo. La causa principale del mio abbandono quella volta si può riassumere nella frase 'libro sbagliato in un momento sbagliatissimo'.

In questo caso il libro sono riuscita a finirlo; ma una volta chiuso, mi sta sorgendo il dubbio che la letteratura russa, sicuramente piena di atmosfera nordica, non sia molto nelle mie corde.

Il problema principale credo siano le lunghissime descrizioni dell'ambiente e delle situazioni, che, personalmente, mi hanno fatto più di una volta, perdere il filo del discorso, e costretta a tornare indietro per focalizzare il succo della storia. Opinione avvalorata dal fatto che, essendo nel libro inclusi anche dei racconti brevi, quest'ultimi mi sono piaciuti molto, mentre i problemi principali li ho avuti col racconto che dà il titolo al romanzo.

Piccolo problema aggiuntivo sono i nomi russi: non mi entrano in mente!!!! Inoltre ogni personaggio ha sia nome (già di per se complicato) che 'nomignolo', che, spesso, è completamente diverso dal nome originale... o_O

La storia, semplice nel suo insieme, è ambientata in un momento storico molto preciso (e fin troppo dettagliato): la rivolta di Pugacjov in Russia. In questo contesto è ambientata la storia d'amore fra Pjotr Andreic, giovanissimo soldato destinato alla vita militare sin dal grembo materno, e Mar'ia Ivanovna, figlia del capitano al quale Pjotr viene assegnato per combattere.

In realtà, sebbene la storia d'amore guidi alcuni punti clou della storia; quest'ultima è prevalentemente incentrata sulla rivoluzione russa e sulle vicende del giovane Pjotr; dalle sue speranze di essere mandato a Pietroburgo; al suo incontro con Pugacjov e al suo amore per Mar'ia.

Il personaggio di Mar'ia ammetto di non averlo ben inquadrato: descritta all'inizio come nè particolarmente avvenente nè sagace (e direi anche un pochino insignificante quasi fino alla fine), non si capisce veramente perchè Pjotr se ne innamori....come se a pagina 10 lui non la notasse nemmeno; e a pagina 11 ne fosse perdutamente innamorato (forse mi sono persa qualche sfumatura??)

Piccola nota di merito al personaggio di Pugacjov ; da brigante a capo della rivoluzione, passa per fondamentalmente cattivo della storia, ma si scoprono aspetti molto più umani e 'moderni' nella concezione odierna del termine.

Mi è sempre difficile giudicare un classico: o li amo alla follia, o proprio non li reggo; purtroppo questo si posiziona esattamente nel mezzo; potrei consigliarlo a chi si vuole approcciare alla letteratura russa e vuole una lettura 'chiarificatrice'

Voto 3 stelline

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